Scade il 15 novembre il bando Giovani in Montagna promosso dal Cai

Negli ultimi anni, complice forse la crisi economica, abbiamo assistito ad un fenomeno in controtendenza rispetto agli anni precedenti: sono sempre di più i giovani che decidono di rispolverare i mestieri più antichi, come l’agricoltore, il pastore, l’artigiano, ed estraniarsi dal caos delle città o dalla vita impiegatizia. D’altro canto questo ritorno alla montagna ha riportato a valorizzare i piccoli paesi, che negli ultimi decenni hanno subito grossi spopolamenti in favore di centri più “comodi” da raggiungere, o che offrivano più servizi.

Ebbene, la sezione di Bergamo del Cai ha deciso di bandire un concorso con l’obiettivo di assegnare un contributo ai giovani (fino ai 35 anni) che abbiano deciso di svolgere attività imprenditoriali (agro-silvo-pastorali, artigianali, ambientalistiche, turistiche o altro) che assicurino la possibilità di una confortevole sopravvivenza di nuclei familiari in montagna. I contributi da assegnare sono tre, rispettivamente di 4000, 2500 e 1000 euro; le domande devono essere inviate tramite raccomandata (fa fede il timbro con la data di spedizione) o consegnate a mano presso la sede del Cai, al Palamonti di Bergamo. Termine ultimo per la consegna è il 15 novembre 2014.

Per partecipare al concorso bisogna possedere alcuni requisiti:
– risiedere in uno dei comuni della Provincia di Bergamo alla data del bando;
– non aver superato i 35 anni alla data del bando;
– l’attività deve svolgersi in uno dei comuni delle Comunità Montane della Provincia di Bergamo;
– il proprio reddito ISEE non deve superare i 50000 euro.

I documenti da presentare sono:
– domanda e denominazione dell’iniziativa;
– descrizione dell’iniziativa;
– certificati di iscrizione alla CCIAA e/o ad altri enti preposti alla certificazione dell’attività svolta;
– eventuali certificati di associazioni di categoria e altro utile a descrivere l’attività svolta ed il suo inserimento sul territorio;
– dichiarazione ISEE.
Nella domanda dovrà essere precisato se il richiedente abbia già beneficiato di contributi simili.

I criteri per l’assegnazione del contributo saranno:
– capacità dell’attività di produrre reddito;
– condizione socio-economica dedotta dalla dichiarazione ISEE;
– disagio dovuto alle difficoltà di accesso e di comunicazione con i centri di fondo valle e/o cittadini;
– originalità e interesse dell’attività svolta e sue ricadute sul territorio.