“Una triste notizia per la famiglia dell’atletica italiana. Se n’è andato a 77 anni Raimondo Balicco, a lungo responsabile della Nazionale italiana di corsa in montagna, incarico ricoperto dal 1985 al 2012″.Così il sito della Fidal ha annunciato la morte di uno dei tecnici più vincenti della storia dello sport, Raimondo Balicco infatti ha portato a casa decine e decine di titoli mondiali a squadre nella corsa in montagna, sia a livello maschile sia a livello femminile. Prima atleta poi tecnico, il nome di Raimondo Balicco è indissolubilmente legato a questa disciplina che grazie a lui è cresciuta a livello mondiale.
La Fidal prosegue nel suo comunicato: “Nato a Mezzoldo, in provincia di Bergamo, Balicco ha indossato da atleta la maglia della Forestale, prima di dare un contributo fondamentale allo sviluppo della corsa in montagna in Italia e nel mondo, in qualità di responsabile dei team azzurri, guidati a numerosi successi iridati ed europei. Balicco è stato uno dei massimi promotori dell’ingresso della corsa in montagna in ambito federale e ha avuto un ruolo centrale anche nella WMRA, la Federazione mondiale della disciplina, che gli aveva riconosciuto il titolo di membro onorario permanente. All’attività sportiva aveva unito quella di amministratore locale: dal 2002 al 2012 ha ricoperto la carica di sindaco del suo comune natale ed è stato poi rieletto nel 2017. Ai familiari di Raimondo Balicco vanno le condoglianze del presidente FIDAL Alfio Giomi, del presidente onorario Gianni Gola, del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana”.
Sotto la sua guida l’Italia della corsa in montagna ha vinto 24 titoli mondiali assoluti a squadre su 28 disponibili più 3 secondi ed un terzo posto. Con la nazionale femminile ha vinto 14 Coppe del Mondo e 8 secondi posti. Diciotto Campionati Europei maschili su 18 edizioni completa il palmares del tecnico più vincente dell’Atletica.
Ha fatto riconoscere ufficialmente la Corsa in Montagna quale specialità dell’Atletica Leggera in Italia, in Europa e nel Mondo.