Mame Daba Mbengue, classe 1999, Serigne Mbengue, classe 2004. Fratelli. A Sovere da sempre, o quasi. Una passione: la corsa. E la corsa li sta portando lontano, nel vero senso della parola. Perché Daba sta incantando tutti con la sua corsa da gazzella e sta collezionando risultati e prestazioni che la proiettano tra le speranze dell’Atletica Italiana. E lei infatti guarda in alto e sogna, che senza sogni non vai da nessuna parte e quando le chiedo come si vede tra dieci anni risponde sorridendo: “Famosa, nell’atletica che conta. Con vittorie e risultati”. Ed è il primo passo per arrivare. Daba e Serigne un sabato pomeriggio a Sovere, li incontro all’auditorium, con loro Michele Lotta, assessore allo sport che gli fa da chioccia. Daba, prima superiore, istituto alberghiero: “Ho cominciato a correre a 8 anni a Casazza, prima abitavamo là, così per gioco, e poi ho preso passione e non ho più smesso”. Daba che senza corsa non ci sta, si allena quasi tutti i giorni. Sveglia alle 5,40 per andare a Darfo, rientro a casa verso le due e mezza e poi compiti e corsa. Obiettivo nemmeno troppo nascosto le Olimpiadi fra 4 anni, quando di anni ne avrà venti, ancora giovane ma con l’età giusta per guardare in faccia il sogno di una vita. Reduce da una gara da primi posti a Gubbio nonostante corresse con una gamba… e mezzo causa un infortunio e fosse reduce da cinque ore di auto: “Ma quando c’è la passione non senti né dolore, né fatica”. Daba e i suoi punti di riferimento: Federica Del Buono, (specialista nel mezzofondo, un titolo italiano di specialità), Marta Zenoni (speranza dell’atletica italiana, bergamasca) e Usain Bolt (che non ha bisogno di presentazioni). Quando corri a cosa pensi? “Alla scuola. Sì. Alle materie. Non so perché ma penso a quello”. La corsa è uno sport dove si è soli con se stessi, in classe tua sei l’unica che corre, non ti senti isolata? “Non mi interessa. Anzi, peggio per loro. Io amo correre. Mi fa stare bene e se non corro mi manca la corsa. Molte volte la sera dopo cena soprattutto in estate prendo ed esco a correre, così sto bene”. Daba corre nell’atletica Casazza perché a Sovere per ora non c’è un gruppo. La tua specialità? “Amo i 3000 metri. Faccio anche altre distanze, ma i 3000 sono la mia distanza preferita”. Fidanzato? “Non se ne parla neanche, sto bene così. Diciamo che sono fidanzata con la corsa”.
Daba vive con il fratello Serigne, una sorella più grande che ha 18 anni e con la mamma, nessuna tradizione vera e propria ma una passione nata tra Daba e Serigne. E Serigne che è seduto vicino a Daba sorride ascoltando la sorella: “Io frequento la prima media. E per me correre è uno sfogo, quando sono arrabbiato vado a correre e mi passa tutto. Ho cominciato quando ero piccolo e non ho più smesso”. E anche Serigne quando parla di Usain Bolt si illumina: “E’ un grande”. Come va la scuola? “Preferisco le Medie alle Elementari. Mi piace imparare. Per quel che riguarda la corsa i miei compagni preferiscono il calcio o altri sport. Ma io vado avanti per la mia strada. E’ troppo bello correre”. Che vuol dire alzarsi all’alba l’unico giorno che si può dormire, e cioè la domenica, per andare a fare le gare, non vi pesa? “Neanche un po’”, rispondono in coro. Curate già l’alimentazione? “Beh, diciamo che non mangiamo schifezze”. Serigne corre, suona la batteria e frequenta un corso di canto. E come Daba sogna: “Voglio correre sempre e a lungo”.
Michele Lotta, l’assessore allo sport li guarda, lui che li accompagna quando può (anche perché il figlio di Michele, Alessandro è un’altra promessa dell’atletica) “Purtroppo – spiega Michele – a Sovere attualmente non c’è un gruppo di atletica ma da qualche tempo il GSA Alpini si ritrova una sera a settimana per correre e speriamo che da lì nasca un gruppo. Purtroppo a Sovere per ora mancano le strutture ma siamo ottimisti per il progetto del palazzetto dello sport che si vorrebbe costruire al campo sportivo”. E intanto Daba e Serigne sognano e corrono, freschi vittoriosi del campionato provinciale di cross dove si sono aggiudicati il primo posto, lei nella categoria Allievi Femminile e lui nel cross ragazzi maschile.
da Araberara, articolo di Aristea Canini