Dopo il successone della Quater Pas in Valverda (qui l’articolo sull’edizione del 2014), la camminata non competitiva organizzata dal gruppo ricreativo dell’oratorio di Valverde che ha visto la partecipazione di 1725 persone, abbiamo contattato Luca Pirola (uno degli organizzatori dell’evento) per avere qualche informazione in più: come si possono avere questi numeri (parliamo di quasi il doppio di partecipanti rispetto all’edizione precedente)? «Diciamo che il fattore meteo è stato sicuramente determinante. Ma certamente non è l’unico aspetto da considerare. Spargere la voce è fondamentale: noi abbiamo promosso la manifestazione unendo i canali di comunicazione tradizionali, quali volantini e locandine, a quelli digitali, sito web e soprattutto social network. Il risultato è stato raggiungere un grandissimo numero di contatti. Inoltre io, come organizzatore, ed anche tutti gli altri volontari, abbiamo curato meticolosamente l’ideazione e la gestione di ogni aspetto della manifestazione. Il successo che abbiamo avuto è ancora più apprezzabile se pensate che noi, a differenza di altre manifestazioni di questo tipo che si svolgono a Bergamo, non abbiamo nessuno sponsor importante che ci supporti in maniera consistente».
Un impegno premiato dalla vasta partecipazione, che ha apprezzato soprattutto… «In primis i percorsi: si snodavano negli angoli più suggestivi di Bergamo, come Città Alta e il Parco dei Colli. Sono stati ammirati sia dai nostri concittadini, sia da chi è arrivato fuori provincia, soprattutto dal milanese. E poi abbiamo ricevuto tanti complimenti per la cura che abbiamo avuto nel predisporre e dislocare i ristori, e per l’attenzione posta nel segnalare i percorsi».
Appunti mentali per la prossima edizione? «Partiamo dal presupposto che ogni anno, ovviamente, cerchiamo di migliorare in modo da offrire un’esperienza sempre più unica ai nostri partecipanti. In questo continueremo con la nostra meticolosità. L’unico aspetto un po’ critico di questa edizione è stata la gestione della viabilità: da un lato legata alla dislocazione delle transenne del Giro di Lombardia durante lo svolgimento della camminata, dall’altro la sovrapposizione in molti tratti con la camminata Stramazzi. Io non la conoscevo, ho scoperto della sua esistenza proprio sabato mattina, quando sono comparse anche le altre frecce segnaletiche. Il prossimo anno cercherò di contattare l’altra organizzazione in tempo utile, in modo da evitare la sovrapposizione degli eventi: si è generata un po’ di confusione tra i partecipanti».