È uno dei giovani emergenti nel panorama dello scialpinismo. Ha ventuno anni, abita a Roncobello e sta studiando per diventare ingegnere civile-ambientale. Si chiama William Boffelli, con le pelli ha iniziato a fare sul serio e la sua passione per questo sport è così intensa che malgrado le gare siano cessate lui continua ad andare su e giù dalle Orobie munito di sci.
Da quanto tempo pratichi sport?
«Ho sempre praticato sport fin da bambino. All’età di sei anni ho cominciato a fare le mie prime gare di sci di fondo e crescendo mi sono gradualmente avvicinato allo sci alpinismo. Ho iniziato a praticarlo dapprima con sci da fondo e racchette da “raspa” e poi, verso l’età di quindici anni, con i miei primi sci da alpinismo di mio papà. Ora faccio soltanto gare di sci alpinismo, affiancandole in estate a qualche gara di corsa in montagna».
Come è andata la stagione di scialpinismo?
«Oltre le aspettative. Non era partita nel migliore dei modi, forse a causa dell’inesperienza e di un po’ di stanchezza, poi però è stato sempre un crescendo, e ho così concluso nel migliore dei modi».
Con che squadra hai gareggiato?
«Gareggio da sempre con lo Sci Club Roncobello, una piccola società che è stata fondata e continua a vivere grazie al lavoro di tanti volontari».
A quali appuntamenti hai puntato?
«A nessun evento in particolare. Dato che questo è stato il mio primo vero anno di gare, ho voluto fare un po’ di esperienza, fondamentale in uno sport come lo sci alpinismo, e soprattutto divertirmi. Il mio unico vero obiettivo era di fare un buon piazzamento al Trofeo Parravicini, competizione a cui sono particolarmente legato sia perché è la gara di casa, sia perché sono sempre andato a vederla fin da bambino».
Su quale terreno te la cavi meglio? In cosa vorresti migliorare?
«Diciamo che mi difendo abbastanza bene su tutti i terreni, prediligo però in particolare i tratti più tecnici come creste e canali. Ho comunque ancora molto da imparare, soprattutto per quanto riguarda la discesa dove spesso si fa la differenza».
La più grande soddisfazione del 2014?
«La più grande soddisfazione è stata sicuramente il terzo posto conquistato al Trofeo Parravicini con Norman Gusmini, un risultato inaspettato che mi ha soddisfatto molto visto che correvo in casa ed era l’ultima gara della stagione. Ha ripagato tutti gli sforzi fatti durante la stagione».
La stagione è finita?
«Sì, la stagione agonistica è finita. Nonostante ciò tutti i fine settimana faccio delle escursioni con gli sci in compagnia di amici. Quest’anno le condizioni eccezionali d’innevamento mi hanno permesso di sciare fino ad ora a quote relativamente basse; ora però siamo purtroppo agli sgoccioli».
Hai intenzione di correre a piedi?
«Quest’estate farò qualche gara di corsa vicino a casa, ma senza esagerare. Le farò solamente come preparazione per la stagione invernale, di conseguenza non ho nessuna particolare ambizione, cercherò soprattutto di divertirmi, se poi dovesse arrivare qualche risultato tanto meglio».
Cosa fai nella vita oltre lo sport?
«Attualmente sto frequentando il secondo anno del corso di laurea di ingegneria civile-ambientale al Politecnico di Milano».
Ti vedremo a breve a qualche evento sportivo?
«Per il momento non ho in mente niente di particolare».
(Immagine in alto: credit Sportdimontagna.com)