TRIRACE DOLOMITES A OBERBACHER E “EUROSTANDARD”

In Val di Fassa la Trirace Dolomites doveva essere un triathlon “atipico” autunnale con skiroll, ciclismo e running, è stato invece un vero e proprio evento invernale… con una bella spruzzata di neve che nella notte ha ammantato le splendide Dolomiti trentine, costringendo gli organizzatori dell’ASD Pellegrin Cycling Team ad un cambio di programma.

La frazione di skiroll è rimasta immutata, 14,5 km da Soraga a Canazei partita alle 10.30, quella di ciclismo, dopo lo spettacolare “cambio” in piazza Marconi a Canazei, si è conclusa dopo 8 km in zona Belvedere, con l’ultima frazione di corsa a concludersi dopo 2,5 km a Passo Pordoi. Originariamente l’arrivo era previsto in cima al Sass Pordoi, ma la nevicata ed una fitta nebbia hanno costretto alla variazione del percorso.

In una fredda giornata si è distinto nella gara a squadre il “Team Eurostandard” con un fotofinish al cardiopalma tra i due Simone, Daprà e Manfroi, e nella prova individuale uno strepitoso Alex Oberbacher che nel finale ha “sverniciato” Bruno Debertolis.

Il maltempo, è vero, ci ha messo lo zampino, ma questa prima edizione della “Trirace Dolomites” è decisamente da incorniciare. Il freddo pungente, dopo la neve della notte, ha portato qualche defaillance tra le fila dei partecipanti, divisi tra quanti avrebbero affrontato le tre frazioni in sequenza, autentici ironmen, e quanti avrebbero condiviso la fatica in team di tre elementi.

Partenza a Soraga, sede anche del gruppo organizzatore dell’ASD Pellegrin Cycling Team, posticipata di mezz’ora sul programma originario per consentire lo spostamento del traguardo dal Sass Pordoi al Passo Pordoi, con gli skirollisti ad infilare subito la pista ciclabile in direzione Canazei e con Riccardo Mich, chiamato in extremis a sostituire l’influenzato Loris Frasnelli, a fare l’andatura tallonato dall’individuale Bruno Debertolis e da Giacomo Gabrielli.

Sono stati loro i protagonisti della prima frazione, col primierotto ad animare il gruppetto dei fuggitivi ed allungare con vigore dopo il traguardo volante, appannaggio di Mich, tanto da presentarsi tutto solo al cambio di Canazei. Debertolis aveva già un buon vantaggio al cambio sull’altoatesino Alex Oberbacher. Tra i team il primo a piombare al cambio di Canazei era Giacomo Gabrielli, dietro alle spalle Riccardo Mich, come detto sostituto dell’ultima ora, non conosceva bene il compagno di team Seeber, il quale a sua volta attendeva il cambio da Frasnelli. Momenti di concitazione ed ilarità insieme, poi i due si sono scambiati il testimone e la gara ha continuato il proprio corso.

Seconda frazione in bici lungo i tornanti del Passo Pordoi, con Paolo Ventura ad aprire la gara. Sulle sue ruote si era portato nel frattempo Patrick Seeber mentre tra gli individuali faceva bella mostra di sè Bruno Debertolis. I quattro minuti di vantaggio di Debertolis al cambio su Oberbacher cominciavano a sciogliersi come la neve in quota, tanto che al cambio bici/corsa in località Pecol i due erano davvero uno in fila all’altro. Un imperdonabile errore di Debertolis cambiava la fisionomia della gara. Oberbacher al cambio usava i bastoncini, Debertolis non li aveva portati e sul terreno viscido erano davvero indispensabili. Intanto alla testa della corsa gli ultimi due frazionisti dei team Daprà (Eurostandard) e Manfroi (Pellegrin) iniziavano un bel testa a testa. Daprà a metà frazione sbagliava addirittura tracciato ed era agguantato da Manfroi, e i due si esibivano in uno sprint esagerato sulla scalinata che portava al Pordoi con un non nulla di differenza, meno di un secondo. Il poliziotto delle FFOO Daprà con un guizzo guadagnava il successo finale, a Manfroi invece la soddisfazione di aver fatto segnare il miglior tempo di frazione, 15’22”.

Debertolis nella corsa accusava la grande performance di Oberbacher e suo malgrado doveva cedere il passo al gardenese, il quale si rendeva autore di una eccezionale frazione. Confrontando i tempi, Simone Daprà ha impiegato nella frazione di corsa 15’34”, Alex Oberbacher invece, dopo aver corso con skiroll e cavalcato la bici lungo l’erta del Pordoi, 15’54”, davvero un tempone.

 

Gli arrivi poi si susseguivano e toccava al primo team femminile alzare le braccia al cielo, con Sabrina Zanon in gara con Heli Heiskanen (skiroll) e Raffaella Gabrielli (ciclismo), mentre per l’individuale femminile la gioia era tutta per la slovacca Tatiana Kutlikova.

A Passo Pordoi c’era però poco da esultare, un’aria frizzante costringeva subito gli atleti a vestirsi pesante e scendere in fretta a Soraga, dove un pasta party “a 5 stelle” rinfrancava le energie perse, quindi la ricca premiazione e l’arrivederci al prossimo anno in Val di Fassa per la seconda edizione della “Trirace Dolomites”.