Samantha Galassi mette tutte in fila alla Vertical di Cornizzolo

Archiviata con successo la seconda edizione del Cornizzolo Vertical e prima tappa dello Scott Vertical Circuit. Quest’anno a imporsi tra i 208 partecipanti (230 iscritti) è stato il piemontese dell’Asd Dragonero-Team La Sportiva Marco Moletto con il tempo di 34’41?. A seguire, a un minuto, il valdostano dell’Atletica Valli Bergamasche Xavier Chevrier in 35’05? e a 2 primi di distacco l’atleta della Recastello Radici Group Danilo Bosio con 37’05?
Il record del percorso (detenuto da Marco De Gasperi 2012 con 33.41) rimane quindi invariato tra gli uomini ma non tra le donne che hanno visto trionfare i colori della Recastello Radici Group con Samantha Galassi che ha stracciato il precedente record (45.56 di Ilaria Bianchi, oggi seconda) con uno strabiliante 42’34?. A seguire Ilaria Bianchi con un ottimo 44’38? (Atletica Valle Camonica) e al terzo posto con i colori del GP Valchiavenna Ivonne Martinucci con il tempo di 45’28?.
Un ringraziamento a tutti i volontari della Pell e Oss di Monza che hanno reso possibile questa giornata, agli sponsor, Affari&sport di Villasanta e Lecco, alla Sott, Racer e Casati Color Works. Prossima tappa del Vertical Circuit Scott il 2 giugno a Valbondione. (cornizzolovertical.weebly.com/index.html)

INTERVISTA A SAMANTHA GALASSI
Nelle Vertical Samantha Galassi è sempre più forte, questa volta si è imposta alla Vertical sul Monte Cornizzolo con vista lago a Suello, provincia di Lecco.
Ti aspettavi la vittoria?
«È stata la prima gara in salita della stagione e per me costituiva un test per vedere se avevamo lavorato bene nel periodo invernale. Avevo tanta paura perché mi sono allenata tanto ma in salita solo due volte e avevo timore di non riuscire a fare una buona gara. Ho visto che era presente anche Ilaria bianchi, vincitrice della scorsa edizione, una ragazza molto forte! Sono partita agitatissima come mai mi era successo…»
Come hai condotto la gara?
«C’è stato il via, 400 metri di salita su asfalto, la partenza è stata veloce e come mi aspettavo Ilaria mi è passata avanti. Mi sono messa dietro di lei e sono stata là a controllarla fino a che non è iniziato il sentiero con le gradinate. A questo punto ho provato ha passarla iniziando a fare il mio ritmo, non mi sono più voltata, temevo di vederla dietro e di farmi prendere dall’ansia! Il percorso saliva tutto in maniera paurosa, una vera vertical. Usciti dal bosco pensavo ci fosse un po’ di respiro e invece la strada continuava sempre a salire, però ho iniziato a sentire le persone che tifavano e ho pensato di essere alla fine e invece… alzo lo sguardo e vedo una croce in cima alla montagna che sembrava lontanissima. Fortunatamente era solo un’impressione, la vetta era in realtà abbastanza vicina ma solo perché la pendenza è diventata maggiore ancora, praticamente ci arrampicavamo su un muro di rocce (bellissimo!) e la croce iniziava ad essere sempre più vicina. Qui tutti hanno iniziato a gridarmi che ero la prima donna e non avevo nessuna dietro, così, circa a cento metri dalla vetta è arrivata l’emozione e anche in po’ di commozione per la vittoria che ormai sapevo mia…»
Hai apprezzato il percorso?
«Un percorso stupendo, il più duro che ho fatto.»
La dedica?
«La dedica va sempre alla mia amica Carly, ieri sarebbe stato il suo compleanno, e poi ovviamente alla mia mammina dato che oggi è la sua festa.»