Filippo Beccari e Thomas Martini mettono le mani sulla 65ª edizione del Trofeo Parravicini. Uno sfortunato Pietro Lanfranchi è protagonista di una caduta ma stoicamente non cede e conquista un secondo posto di tutto rispetto in coppia con Filippo Barazzuol. In campo femminile le sorelle Martina e Alba De Silvestro dominano sulle nevi del Rifugio Calvi.
Carona (Bg) 27 aprile 2014 – Questa mattina nell’anfiteatro del Rifugio Calvi, qualche chilometro sopra l’abitato di Carona (Valle Brembana) in provincia di Bergamo, sotto una fitta nevicata che a tratti diveniva pioggia, è partita la 65ª edizione del Trofeo Parravicini. Il Trofeo che rappresenta la storia dello scialpinismo è organizzato dallo Sci Cai Bergamo in collaborazione con il Comune di Carona e della locale Pro Loco.
I responsabili del tracciato coordinati da Luca Pirola, già presenti nella conca del rifugio da alcuni giorni, avevano preparato un percorso di riserva a causa previsioni meteo avverse. Purtroppo la salita al Monte Madoninno, simbolo della gara, era già stata dichiarata “off-limits” per le imponenti cornici di neve presenti in vetta. Il tracciato di riserva contava cinque salite per un totale di 1350 metri di dislivello positivo diluiti in circa tredici chilometri.
Subito dopo la partenza sono gli azzurri Pietro Lanfranchi e Filippo Barazzuol a prendere il comando della gara, alle loro spalle la coppia formata da Thomas Martini e Filippo Beccari non vogliono perdere troppi preziosi secondi. In campo femminile Alba e Martina De Silvestro al termine della prima salita sono già al comando davanti a Federica Osler e a Marialucia Moraschinelli. Lanfranchi-Barazzuol continuano la loro cavalcata, mentre lungo il tracciato continua a nevicare, dietro le coppie Martini-Beccari, Gusmini-Boffelli, Antonioli-Tiraboschi, e Pasini-Yeuilla. A circa metà gara, in discesa, Lanfranchi è autore di una spettacolare caduta, uno sci si stacca rimanendo qualche decina di metri più a monte, il recupero dello sci costa alla coppia Lanfranchi-Barazzuol la prima posizione, inoltre il bergamasco accusa un leggero dolore al ginocchio destro, per loro la gara è compromessa.
Martini-Beccari dopo aver guadagnato la prima posizione mettono il turbo e iniziano a credere nella vittoria. L’ultima salita (lungo il canale Mottini) è affrontata dai battistrada con un ritmo forsennato. Le coppie Gusmini-Boffelli, Antonioli-Tiraboschi, e Pasini-Yeuilla battagliano per le posizioni di rincalzo. Lanfranchi, dolorante, non vuole perdere troppi metri dalla coppia in testa, si attacca alle code del compagno Barazzuol che lo sprona a non mollare, ma Lanfranchi non pensa ad abbassare il ritmo, perché le nevi di casa gli danno una spinta in più. Le sorelle De Silvestro non mollano la prima posizione, Osler-Moraschinelli non riescono a rientrare sulla prima posizione, Carolina Tiraboschi e Lisa Buzzoni presidiano in terza posizione.
Martini-Beccari volano lungo l’ultima discesa e iscrivono, dopo tanti piazzamenti, i propri nomi nell’albo d’oro del Parravicini con il tempo di 1:36’13, Pietro Lanfranchi e Filippo Barazzuol confermano la seconda posizione con 2’48’’ di ritardo. Salgono sul terzo gradino del podio i giovanissimi William Boffelli e Norman Gusmini con il tempo di 1:39’30’’. Daniel Antonioli e Richard Tiraboschi sono quarti mentre Fabio Pasini e Daniel Yeuilla sono quinti.
La gara femminile si conclude con la vittoria delle bellunesi De Silvestro, Alba e Martina tagliano il traguardo a mani alzate con il tempo di 2:04’45’’. Federica Osler e a Marialucia Moraschinelli sono seconde con 2:09’07’’ mentre Carolina Tiraboschi e Lisa Buzzoni completano il podio.
A Carona va in archivio anche questa 65^ edizione, per il terzo anno consecutivo il sole non si è fatto vedere sopra il Rifugio Calvi impedendo così di percorrere il percorso originale, ma né organizzatori né partecipanti si sono fatti intimorire dalle condizioni meteo avverse e hanno disputato una competizione che porta avanti la tradizione dello scialpinismo nel senso più romantico del termine.
Per il prossimo anno il Comitato Organizzatore convinto che il Trofeo Parravicini rappresenti l’essenza del vero modo di andare in montagna sta studiando una soluzione alternativa e soprattutto durante le premiazioni ha anticipato che si lavorerà per far disputare la gara su due giorni. Appuntamento al 2015!