Orobie Skyraid, meglio a staffetta o individuale?

Partendo dalla premessa che è sempre più facile scrivere che lavorare e che per realizzare una gara come la Orobie Skyraid bisogna lavorare per molti mesi all’anno. Premettendo anche che chi organizza e lavora vuol anche trarre un pur minimo profitto dalle proprie fatiche. E capendo anche che una versione della gara, quella sul sentiero delle orobie, era molto più dura da organizzare di quella odierna in linea sulla Presolana. Dopo tutte queste premesse possiamo analizzare come è andata la Orobie Skyraid alla luce dei risultati, degli atleti presenti e degli iscritti.

Si era partiti con la gara a staffetta, un centinaio di atleti iscritti e una gara suggestiva ed unica, ma difficile da organizzare. Nel 2010 una gara storta con atleti che si perdono per il percorso e che arrivano con minuti di ritardo e nel 2011 arriva la svolta, la gara in linea. L’obiettivo è quello di creare una gara più snella, facile da organizzare, ma soprattutto quello di attrarre più atleti. Nella prima formula sono arrivati sulle orobie portoghesi, spagnoli, inglesi, con il team composto dal trio Owens, Lightfood, Simonds che vinse la gara davanti al trio Bonfanti, Gotti, Semperboni. Nella formula individuale sono arrivati i campioni locali, De Gasperi nel 2011, Tadei Pivk nel 2012 e nel 2013 il ritorno di Fabio Bonfanti in una edizione dove i big sono mancati.

E allora dopo ben 3 gare individuali e 3 a staffetta facciamo un bilancio. Nelle edizioni a staffetta gli atleti in gara erano poco più di cento ma la gara aveva una visibilità ben maggiore che valicava i confini ed arrivava in tutta Europa se non in tutto il mondo. La gara individuale non raccoglie molti più atleti, quest’anno circa 130 quelli arrivati. La Orobie è stato il primo mondiale a staffette e tutti si ricordano le Tv inglesi al Donico così come altri giornalisti stranieri. La gara in linea trova spazio sui giornali locali a livello regionale, difficile trovare spazio a livello nazionale. La staffetta era unica per il suo genere, la gara individuale è simile ad altre gare, pur rimanendo sempre affascinante per i luoghi che attraversa.