Migidio Bourifa secondo nella 100 km del deserto

Migidio Bourifa secondo nella 100 km del deserto, il campione di questa tappa e di questa 16ª edizione si conferma Garcia con un tempo di 2:58’27” e di 7:42’17” per la classifica generale, seguito da Migidio Bourifa con 3:10’46”, 8:12’11” il tempo totale, e Manuel Machado giunto sotto l’arco in 3:28’54”, 8:34’22” il crono finale. Ottima la prestazione di quest’ultimo che ha lottato con avversari più che blasonati riuscendo a conquistare con distacco la sua posizione da podio. Solo 6° il campione uscente, il tedesco Thomas Wittek, col crono totale di 9:25’32”, vincitore di più edizioni.

Tra le donne vince la tappa e l’edizione Alice Modignani con 4:15’46” e 11:32’18” il crono totale, seguita dalla tedesca Claudia Gerling, 4:29’39”, 11:54’26”, e dalla spagnola Alma Obregon, 4:36’24”, 12:49’35”.

Una nota di bellezza tra le tante: in corsa anche Daniele Barbone che, col suo progetto “Dall’ufficio al deserto” che col Cesvi raccoglie fondi per la fame nel mondo con un occhio particolare ai bambini dell’Uganda, ha voluto trasmettere il messaggio che così come una gara estrema nel deserto è difficile ma possibile da fare, anche il problema della povertà è difficile ma possibile da debellare.

Questo il bilancio dell’ultima tappa: La tappa odierna ha subito un cambio di programma dovuto alle alte temperature avute fino a ieri. L’orario di partenza è stato anticipato di un’ora per permettere agli atleti di correre almeno per le prime ore della performance durante le ore più fresche della mattina.

Un forte vento però ha spazzato incessantemente la pista, a volte favorendo, a volte ostacolando la corsa degli atleti, e rafforzandosi proprio nella parte finale del percorso. Un vento che ha sollevato la sabbia rendendo il paesaggio quasi lunare.
Come spiriti del deserto, le sagome degli atleti apparivano su uno sfondo dal cielo livido e sole bianco rendendo il paesaggio surreale. Che bello vedere il trio di testa, lo spagnolo Raul Garcia, l’italiano Migidio Bourifa e il portoghese Manuel Machado, correre in perfetta sintonia dandosi i cambi per affrontare il vento e per studiarsi.

Al loro seguito la lunga scia dei concorrenti e dei camminatori, tutti con grinta ad affrontare le dune fino a giungere sulla finish line nell’oasi di Douz, sotto il mitico arco della Zitoway, diventato ormai agognato miraggio per tutti loro.

Ufficio Stampa Zitoway

Sito internet della manifestazione: www.100kmdelsahara.com