Meeting di Nembro, risultati e video delle gare

 

Il resoconto del Meeting di Nembro che ha visto tra i protagonisti il nostro Yassine Rachik. Oltre al resoconto riportiamo i video realizzati da Ugo Piccioli Cappelli:

 

 

 

Malgrado pioggia, grandine (a inizio riunione) e un vento gelido, arriva dalla pedana del giavellotto l’acuto del XX Meeting Città di Nembro (BG). Roberto Bertolini (Fiamme Oro) spedisce il suo attrezzo a 81,05 al primo lancio, primato personale di 8 centimetri e ampiamente standard di iscrizione (79,00) per gli Europei di Amsterdam. Erano 11 anni che un giavellottista azzurro non oltrepassava la soglia degli 81 metri: l’ultimo in ordine di tempo era stato Francesco Pignata con 81,67 il 19 giugno del 2005 a Firenze. Grazie a questo risultato il trentenne lombardo incrementa anche la misura del suo terzo posto nelle liste italiane alltime della specialità. «Era un obiettivo che cercavo – ha dichiarato Bertolini -, la serie messa a referto la scorsa settimana a Ginevra lasciava immaginare una prestazione di questo tipo. Mi godo il personale e la conquista dello standard europeo, non ho mai disputato una rassegna continentale. Nembro è una pedana speciale: nel 2008 con 78,10 realizzai un primato personale resistito fino al 2015, questa gara arriva per me sempre in un periodo favorevole».

110HS: ABATE 13.73 – A dare il La al meeting  ben organizzato dall’Atletica Saletti di Alberto Bergamelli ci avevano pensato le batterie dei 110hs: il recordman nazionale Emanuele Abate (Fiamme Oro) timbra 13.90 nella prima, il compagno di colori Hassane Fofana risponde con 13.94 nella seconda (vento per entrambi +0.8). Sopra i 14 secondi troviamo invece Carlo Giuseppe Redaelli (Riccardi 1946) a 14.24 e Gianni Frankis a 14.26. In finale poi Abate svetta in un significativo 13.73 (+0.1) su Fofana (13.99) e Ivan Mach di Palmstein (Fiamme Gialle, 14.10).

RIENTRA TUMI, RIPARELLI 10.38 IN BATTERIA – Crono ventosi anche per il primo round dei 100 maschili: 10.31 (+2.9) per il rientro di Michael Tumi (Fiamme Oro) in prima batteria su Gabriele Giudetti (Aden Exprivia Molfetta) 10.47; 10.71 (+2.2) per Rosario La Mastra (Carabinieri). Nella terza eliminatoria Jacques Riparelli (Aeronautica) eguaglia lo standard di iscrizione per gli Europei di Amsterdam con 10.38 e vento regolare (+1.9). Pur su crono più alti delle batterie, la finale dei 100 maschili racconta come previsto il duello tra Tumi e Riparelli: è il poliziotto vicentino a prendersi il successo per un solo centesimo, 10.58 a 10.59 (-0.5). Nelle batterie dei 100 donne il vento è gelido ma è tutto a favore: con +4.1 Doris Tomasini (Quercia Trentingrana) si aggiudica la prima eliminatoria in 11.99 su Maria Aurora Salvagno (Cus Sassari, 12.03); nella seconda batteria 12.08 (+2.4) per Marta Maffioletti (Bracco). Nella prova paralimpica 15.22 ventoso (+2.6) per la portabandiera azzurra a Rio 2016 Martina Caironi. In finale la più veloce è Maffioletti in 12.09 su Salvagno (12.18) e Tomasini (12.19) con vento a -0.5.

800 IN VOLATA – Avvincenti gli 800 metri degli uomini: dopo un passaggio da 50.7 a metà gara svetta il tunisino Abdessalem Ayouni in 1:47.40, ma alle sue spalle non perdono la scia Mattia Moretti (Carabinieri) con 1:48.48, Enrico Riccobon (Athletic Club Firex Belluno) con 1:48.62 e Lorenzo Pilati (Atl. Valli di Non e Sole) con 1:48.85. Nei 400 vince Marta Milani (Esercito) in 54.22 su Giulia Alberti (Bracco) a 54.84 e l’ottocentista Irene Baldessari (Esercito) a 54.86; nella seconda serie 55.49 per Federica Putti (Atl. Bergamo 1959). Al maschile lo junior Vladimir Aceti (Vis Nova Giussano) conferma il bel momento di forma vincendo con un finale autorevole: 47.44. Secondo l’ottocentista Jacopo Lahbi (Atl. Mogliano) a 47.69, quarto e spentosi nel finale Marco Lorenzi (Fiamme Gialle) in 47.74.

GLI ALTRI CONCORSI – Buoni contenuti dal disco femminile nonostante il clima avverso: la vittoria si decide nel terzo turno di lanci con Natalina Capoferri (Atl. Brescia 1950, NELLA FOTO d’archivio), reduce dal titolo universitario a Modena, a superare con 53,20 Laura Bordignon (Fiamme Azzurre), autrice di 52,48; tra le due si inserisce Giada Andreutti (Atl. Malignani Libertas Udine) al sesto lancio con 53,05. Il lungo femminile è una questione di centimetri: la junior Beatrice Fiorese (Atl. Vicentina) con 5,96 precede Giada Palezza (Valsugana Trentino) a 5,94 (-2.1) e la ticinese Irene Pusterla a 5,93 (-0.7). In una gara di salto in alto affrontata in condizioni proibitive Eugenio Rossi (Biotekna Marcon) si intasca 2,12 d’acchito prima di commettere tre errori a 2,21. L’asta va con 5,00 a Marco Boni (Aeronautica), autore della medesima misura dello junior Francesco Lama (Atl. Imola Sacmi AVIS). Il vicecampione italiano Promesse Stefano Braga (Riccardi 1946) si prende il lungo con 7,22 (-1.1) davanti all’enfant du pays  Nicola Chiari (Atl. Saletti) con 7.03 (+0.7).

5000 A SORPRESA – Si chiude con il mezzofondo. Il tandem Yassine RachikIliass Aouani mena le danze dei 5000 metri maschili passando a 5:37.3 ai 2000 e 8:28.0 ai 3000: nel finale prevale l’alfiere della Cento Torri Pavia con 14:01.89 mentre il campione italiano Promesse della Riccardi 1946 è secondo in 14:07.55. Esito a sorpresa del 5000 femminile: la favorita Nadia Ejjafini (Esercito) è battuta in volata da Valentina Bernasconi (Atl. Mogliano) e Giovanna Epis (Forestale). Il cronometro dice 16:51.56 per Bernasconi, 16:52.99 per Epis e 16:54.65 per Ejjafini.