La corsa in montagna non è più un affare per militari

La corsa in montagna non è più un affare per militari, la stagione che si chiude segna infatti una volta storica nel mondo di chi corre tra sentieri e boschi. Da quest’anno infatti i gruppi militari hanno definitivamente abbandonato questo settore dell’atletica leggera che tanti successi ha raccolto negli anni. Un addio amaro soprattutto per quei giovani che credevano in questo sbocco professionale, ottenere un posto in un centro sportivo, Forestale, Esercito o altro per sfondare definitivamente nell’atletica.

Del resto moltissimi atleti hanno seguito questa trafila passando per la corsa in montagna, approdando ad un corpo militare e arrivando infine a traguardi importanti anche nella corsa su strada o nella maratona. Un esempio su tutti Davide Milesi che ha seguito questa trafila ottenendo poi una maglia azzurra alle olimpiadi di Atlanta e la vittoria ai giochi del Mediterraneo. Ora tutto finito, ora i campioni tornano nelle team privati, nelle squadre della provincia.

Questo è stato il destino per i gemelli Dematteis, il futuro della corsa in montagna nazionale, scaricati dall’Esercito e tornati riempire la bacheca dell’Atletica Valle Varaita. Intanto la Forestale si sgonfia, stop al tesseramento degli atleti con la gloria Marco De Gasperi costretto ormai a rimanere nel tempo solo con una squadra che era leader in questa specialità e che ora non riesce nemmeno più a presentare una staffetta ai campionati italiani. I Centri Sportivi reclutano solo persone che possano garantire grandi prestazioni negli sport che poi vanno alle olimpiadi, la corsa in montagna non serve più, con buona pace dei numerosissimi titoli mondiali ed europei raccolti in questi anni.