Guido Caldara e Cesare Biava, due albinesi nella top five del Gran Trail di Courmayeur

Cesare Biava 2014 courmayeurValle d’Aosta, 13 luglio 2014 – Impazienti di partire in mezzo a uno stuolo di corridori, aspettando lo sparo del via, si sono guardati in faccia. E si sono riconosciuti. Due compaesani sotto lo striscione di partenza dei 60 km (4000 metri di dislivello positivo) del Gran Trail di Courmayeur, gli albinesi Cesare Biava e Guido Caldara. Un incontro puramente casuale, sorpresa e voglia di stare insieme. In principio la discesa e i due corrono appaiati, scoprendo chilometro dopo chilometro di avere un’andatura simile. Le ore trascorrono, rimangono fianco a fianco, sono nei primi cinque della classifica. «Nei 5-6 km iniziali in leggera discesa eravamo insieme. Cominciata la salita abbiamo deciso di farci compagnia». Biava ha fatto il passo in pianura: «Guido invece è molto forte nei tratti tecnici e in discesa mi ha trascinato…».

Guido Caldara (1)Intorno al km 40 sono venuti a sapere che il terzo concorrente, Loris Vuillen, li precedeva di pochi minuti. «Stavo bene, ho provato ad allungare» racconta Caldara. «Non facendo molte gare così lunghe non conoscevo esattamente la mia condizione. Mi sarebbe piaciuto andare a prendere il terzo, ma non ce l’ho fatta». Con il tempo di 6h59’57” ha chiuso in quarta posizione. Ha 25 anni e corre da quattro stagioni, al liceo praticava il basket poi è nata la passione per la montagna. «Ho iniziato a correre sulla ciclabile di Albino, poi ho aumentato la distanza scoprendo i sentieri sulle montagne intorno al paese». Marco Zanchi e Cinzia Bertasa l’hanno condotto nel mondo delle gare in quota. «Grazie a loro ho praticato la mia passione sempre più intensamente e mi sono iscritto all’Iz Skyracing. La corsa è un mezzo per vivere l’amore per la montagna». Vive a Brescia, prima è stato un anno a Sondrio, «ma un paio di giorni per settimana torno a Bergamo, non riesco a restare lontano troppo tempo dalle mie montagne. Oggi per esempio sono andato in Valcanale».

Guido Caldara Marco ZanchiCesare Biava, 36 anni, corre da meno tempo rispetto a Guido. «Pratico la corsa da due anni, questo è stato il mio secondo GT Courmayeur. Non mi aspettavo di arrivare quinto (in 7h05’24”), non sono un tipo competitivo, mi piace allenarmi. Non credevo di andare così forte».
Mette in calendario tre competizioni all’anno: «Mi cimento solo nelle ultratrail. Facendone poche cerco i posti più belli nel nord Italia. Sono tesserato per il Gs Marinelli di Comenduno di Albino. A volte mi alleno con i compagni di squadra che si preparano per le maratone su strada. Di solito però esco da solo in pausa pranzo e faccio 40 minuti, così tutti i giorni, poi sfrutto il sabato per fare un bel giro insieme al mio amico Andrea Locatelli, anche lui è venuto in Valle d’Aosta e si è classificato 52esimo (in 9h50’57”)». In autunno la terza e ultima gara in programma per Cesare: «Non so ancora quale scegliere, tutto dipenderà dagli impegni lavorativi e dal mio allenamento». Guido invece ha già qualcos’altro in programma. Si è iscritto alla CCC (Courmayeur Champex Chamonix) di venerdì 29 agosto sul sentiero internazionale del Giro del Monte Bianco. «Spesso lavoro la domenica perciò devo incastrare le competizioni solo in certi periodi. A me piace stare in giro per ore…».