L’Italia chiude i Campionati Europei under 23 di atletica a Gavle, in Svezia, a quota 7 medaglie (2 argenti e 5 bronzi) e con il sesto posto nel placing table (94 punti): nell’ultimo pomeriggio di gare domenica 14 luglio per l’atletica lombarda arrivano due medaglie. Nei 400 ostacoli Linda Olivieri (Fiamme Oro, piemontese che vive e si allena in Brianza, è seconda in 56.22, dopo essere stata in testa per quasi tutta la gara, nel giorno del suo ventunesimo compleanno, battuta per cinque centesimi dalla belga Paulien Couckuyt (56.17). Quarta l’altra azzurra Rebecca Sartori in 56.93.
Bronzo anche in un 1500 metri molto tattico (soprattutto nella prima metà) della bergamasca Marta Zenoni (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) in 4:23.96: l’allieva di Saro Naso torna su un podio internazionale, quattro anni dopo aver conquistato lo stesso metallo negli 800 ai Mondiali under 18. Nella stessa finale undicesima Elisa Cherubini (Atl. Brescia 1950 Ispa Group, 4:32.77). Quarta la staffetta 4×100 maschile con Alex Zlatan, Diego Pettorossi, il bresciano della Biotekna Marcon Andrea Federici e Nicholas Artuso in 39.96. Nel giavellotto in finale stavolta la migliore delle italiane è la veneta della Bracco Luisa Sinigaglia (52,23), sorprendente quarta con la seconda prestazione in carriera, mentre la piemontese Sara Zabarino chiude settima (51,02) dopo aver realizzato il terzo lancio della qualificazione di ieri. Sui 5000 metri quinta Francesca Tommasi (15:44.90, seconda under 23 italiana di sempre con un progresso di quasi venti secondi) e nona la bresciana Federica Zanne (16:05.36), ambedue al personale. Quinte le donne della 4×400 (3:36.96 per Alice Mangione/Atl. Brescia 1950 Ispa Group, Anna Polinari, Aurora Casagrande Montesi e Rebecca Borga), squalificata invece per ostruzione la 4×400 maschile che aveva completato la prova al quarto posto (Brayan Lopez, Andrea Romani/Atl. Riccardi Milano 1946, Vladimir Aceti/Fiamme Gialle, Alessandro Sibilio). Settime le azzurre della 4×100 con Zaynab Dosso, Sofia Bonicalza (Pro Sesto), Laura Fattori e Chiara Melon (Atl. Brescia 1950 Ispa Group) in 45.29. Nel lungo undicesima Chiara Proverbio (OSA Saronno) con un 5.87 (+1.5) su cui pesano alcune difficoltà ad adeguare la rincorsa al vento.
LE DICHIARAZIONI
Linda Olivieri: «Per un secondo mi sono vista prima e mi sono detta: “È fatta”. Alla fine però ero davvero “morta” e sono inciampata. Mi dispiace, ma fino a un mese fa non sognavo neppure l’argento: tra una settimana sarò sicuramente contenta. Ho tanti grazie da dire, dalla mia famiglia ai miei amici al mio sper allenatore Giorgio Ripamonti».
Marta Zenoni: «Non sono contenta. La premessa era: “Vinco o arrivo avendo dato tutto”. Invece sono arrivata in fondo e potevo fare ancora un giro, eppure non ce l’ho fatta a seguire le ragazze davanti. Prendo un bronzo ma volevo l’oro: prima o poi arriverà, è una promessa».
Luisa Sinigaglia: «Sono emozionatissima, è stato tutto inaspettato: non solo questo quarto posto ma anche raggiungere la finale. Mi dispiace solo di non aver centrato il personale».
Andrea Federici: «Siamo scesi in pista con la cattiveria giusta, abbiamo fatto una bella gara: la fortuna qualcosa ci ha dato e qualcosa ci ha tolto, non va dimenticato che siamo entrati comunque con i tempi di ripescaggio».
da fidal-lombardia.it