Un pomeriggio dedicato a Pietro Mennea

Ricalcare le grandi gesta degli eroi del passato è un’attività che, se fatta, può portare molti benefici: rende onore alle personalità più influenti che hanno scritto la storia, aiuta i contemporanei a trovare l’ispirazione necessaria per costruirsi un proprio percorso di vita, cerca una logica nella chiave per il successo e continua a far sognare le giovani speranze. Ricordare è importante, soprattutto in una specialità come l’atletica, dove i record vengono abbattuti anno dopo anno e si corre il rischio che i grandi nomi della storia vengano travolti dalla valanga dell’oblio. Pietro Mennea è uno di quegli eroi di cui non si dovrebbe mai smettere di parlare e Stefano Savella, autore del libro “Soffri ma Sogni, le disfide di Pietro Mennea da Barletta”, ha colto in pieno il senso di questo gesto di vitale importanza. Il libro del giornalista e blogger barlettano è stato discusso, con la presenza della squadra dell’Atletica Bergamo ’59, venerdì 20 ottobre presso Oriocenter, a Bergamo. “Un pomeriggio fuori dal comune”, lo descrive il presidente della società, Achille Ventura, che interviene per primo, presentando al pubblico Stefano Savella e lasciando la parola allo scrittore, dopo aver ringraziato lui per l’opportunità concessa, gli atleti giallorossi per il loro impegno nell’essere presenti, e il direttore di Oriocenter, Gianfranco Bassi, testimone partecipe dell’evento e “padrone di casa”, una casa che ci ospita amorevolmente da ormai due anni. Savella spiega le ragioni della sua scelta, del perché parlare di Mennea e riassume in breve i contenuti del suo libro, una biografia che tratta i punti più salienti della vita dello sprinter pugliese: l’atletica, lo studio, la politica.

Comincia poi una serie di domande-risposta a cura di Giovanni Testa, in veste di mediatore, che interroga lo scrittore su dubbi, approfondimenti e curiosità circa l’esperienza personale dell’autore e la vita di Pietro Mennea. L’apice della presentazione arriva nel momento in cui si cita la massima più conosciuta di Mennea: <<La fatica non è mai sprecata. Soffri ma Sogni>>. E di sogni si è parlato quando, a sorpresa, Erica Villa e Fabio Marcassoli salgono sul palco e cominciano a raccontare la loro storia, fatta appunto di sofferenze e di sogni. Erica, costretta alla carrozzella da una paralisi agli arti inferiori, e Fabio, sportivo e campione di kick-boxing, si sono conosciuti in seguito a una serie di sfortunati eventi e insieme hanno realizzato il sogno della giovane Erica: quello di correre. Detto fatto, dopo intensi allenamenti hanno preso parte alla Bergamo Half Marathon, concorrendo nella 10km, e la felicità, a distanza di alcune settimane, è ancora leggibile sul volto dei due. Conclude l’evento Gianfranco Bassi, direttore di Oriocenter, che, ricordando con commozione la storia degli esordi della sua attività commerciale, ribadisce l’importanza di credere nei propri sogni. Tra gli applausi e i sorrisi finali, Savella firma gli ultimi autografi e in un battibaleno la folla giallorossa si disperde. Un pomeriggio fuori dal comune insomma, ma davvero fondamentale per far tornare alla memoria la figura di Mennea, eroe del passato e del presente, e per trovare la motivazione giusta a non perdere mai di vista i propri obiettivi, nello sport come nella vita.