“Quattro chiacchiere con…” Migidio Bourifa, campione italiano di maratona
“Verso nuovi traguardi”. Con questo slogan stampigliato su uno dei manifesti che promuovono la partecipazione dei cittadini albinesi alla stesura del nuovo Piano di Governo del Territorio, l’immagine di Migidio Bourifa fa bella mostra da alcune settimane sui muri e le bacheche di Albino. Un’occasione ghiotta per molti per conoscere meglio questo grande campione dell’atletica italiana che, anche se calca i palcoscenici delle più famose ribalte agonistiche internazionali, quando toglie le scarpette, a fine corsa, fa ritorno a casa, proprio ad Albino, precisamente a Vall’Alta. Un onore per Albino averlo fra i suoi residenti, e un’ottima occasione, complici anche i suddetti manifesti, per fare un’intervista al “concittadino” Migidio, lontano dai riflettori delle televisioni internazionali, ma sotto la lente di Paese Mio, per offrire ai suoi lettori uno spaccato di un grande campione.
Nato a Casablanca il 31 gennaio 1969, Migidio Bourifa risiede a Vall’Alta, con la moglie Silvia e la figlia Martina, che ha un anno. Parla perfettamente italiano: il padre Tahar, di origini marocchine, per anni operaio specializzato in un’azienda tessile di Bergamo, lo ha portato a nascere in Marocco per fornirlo del doppio passaporto.
Quale è stato il suo primo sport?
Il karate, poi mi sono dedicato alla corsa in montagna con l’Olimpia Clusone, sotto la guida di Vittore Lazzarini. In seguito, sono confluito nel gruppo di Gennaro Di Napoli e Claudio Valisa, alla Snam. Dal 1996 poi, mi sono tesserato con società Atletica Val Seriana.
Come conciliava, allora, lavoro e sport?
Ero artigiano in una ditta di programmazione macchine utensili, e all’inizio avevo pensato di conciliare lavoro e corsa. In quel periodo gareggiavo in pista, sulle distanze del mezzofondo, ma il 10 maggio 1998 ho debuttato nella maratona giungendo settimo a Torino, con il tempo di 2h15’35. E’ stato da allora che ho deciso di fare della corsa la mia unica professione. Alla mia ditta ho chiesto un anno di aspettativa, per poi abbandonare definitivamente il lavoro e dedicarmi esclusivamente alla corsa.
Da lì è partita la sua avventura nella specialità della maratona?
Da allora ho corso quasi 30 maratone, tra le quali anche alcune relative ai mondiali e agli europei; ho vestito ben 10 volte la maglia azzurra sulla distanza della maratona e della mezza maratona (dagli addetti ai lavori è ritenuto uno dei migliori specialisti italiani sulla distanza).
Fin qui, gli esordi. Ci parli ora del suo rapporto con Albino.
Ho scelto Vall’Alta per la sua posizione, veramente bella, mi sono innamorato subito appena l’ho vista. Ma, più in generale, mi piace molto Albino. In città si vive bene, ci sono tanti ed ottimi servizi, e tutto è a misura per una famiglia giovane e dinamica come la mia. Purtroppo, non riesco a vivere le realtà del mio paese, a causa dei tanti impegni. Spero in futuro, non troppo lontano, di esser più coinvolto nelle attività del paese.
Perché proprio la mezza maratona?
Per puro caso mi chiesero di coprire i campionati italiani di mezza maratona per poter qualificare la mia società. Con stupore di tutti e anche mio arrivai quarto; così da lì ho iniziato una cavalcato verso le distanze più lunghe dove poi ho raccolto i miei più importanti successi.
Ebbene, quali sono i suoi migliori risultati?
Tre volte campione italiano di maratona, primo maratoneta europeo alla mitica Maratona di New York nel 2009, e primo maratoneta europeo alla altrettanto mitica Maratona di Boston nel 2011. Inoltre, ho vestito 10 volte la maglia azzurra tra mondiali ed europei, sono arrivato settimo ai campionati europei di maratona a Barcellona 2010; il mio miglior tempo, cioè il “best-time” è 2h09’07’’, conseguito a Parigi nel 2002, dove arrivai terzo.
E gli ultimi successi?
Secondo ai campionati italiani di mezza maratona e terzo a quelli di maratona.
Lo scorso dicembre Migidio Bourifa ha ricevuto il Premio Atleta dell’Anno “Città di Bergamo”.
E’ il riconoscimento più importante che abbia ricevuto, soprattutto perché arriva proprio dalla mia città: è stata un’emozione unica vedere il nostro sindaco emozionarsi con i miei ringraziamenti. Un premio che pochi atleti dell’atletica hanno ricevuto…
Quali sono i sogni nel cassetto. Cosa farà da grande?
Sarebbe bello concludere la mia carriera ai Giochi Olimpici di Londra, anche se so che sarà difficile. Comunque, sono soddisfatto di ciò che ho fatto. Un grosso ringraziamento va a tutti i miei tifosi.
Tiziano Piazza