Prosegue il racconto sul PUT (Pòta Ultra Trail), la lunga traversata con partenza da Costa di Mezzate attraverso i monti e i colli che portano fino a Città Alta di Bergamo. Il gruppetto di runner in notturna si sta dirigendo verso il Monte Misma…
Raggiunta la vetta del Tomenone (371 m) ci dirigiamo, sempre su sentiero, verso Brusaporto fino a sbucare sulla strada che costeggia il noto ristorante di lusso Da Vittorio. Ci lasciamo alle spalle i sentieri del Tomenone e ci dirigiamo verso Albano Sant’Alessandro, un bel sentiero ci porta alla Chiesa di San Giorgio (433 m), breve sosta per ammirare le luci dei paesi circostanti e poi via verso la Chiesa di Santa Maria d’Argon (482 m) dove ci rinfreschiamo e dissetiamo grazie alla fontanella in cima alla scalinata.
Ora il sentiero è in leggera discesa, arrivati a Cenate Sopra attraversiamo la frazione di San Rocco dove salutiamo Spock, sindaco di San Paolo d’Argon, che si dirige verso casa… gli impegni da primo cittadino non gli consentono di rimanere per altri km ma è stato una piacevole sorpresa averlo con noi alla partenza!
Imbocchiamo la strada che conduce alla frazione Piazze di Cenate Sopra ma dopo qualche centinaia di metri il nostro ritmo cala a causa del cambiamento di pendenza, un cartello indica il 30%… caspita… abbiamo già fatto troppo asfalto per i miei gusti, ecco in prossimità di una curva la partenza del Sentiero Verde… ora sì che si fa sul serio, la vetta del Misma (1161 m) ci aspetta!
In pochi minuti ci troviamo immersi nel bosco, circondati dai suoi odori e dai suoi rumori, nessun grugnito fortunatamente… mi sa che siamo abbastanza rumorosi e quindi gli animali scappano per tempo. Abbandonato il Sentiero Verde ci inseriamo sul Sentiero Caslini, lungo il quale ogni anno nel mese di maggio viene corsa la non competitiva (www.sentierocaslini.it).
Il percorso originale del PUT prevedeva di fare circa metà del sentiero chiamato “Le vie del Misma”, sentiero da poco ripristinato che ne percorre tutto il periplo, l’avremmo poi abbandonato salendo verso la vetta, ma ecco un altro imprevisto: saltuariamente a Raf “esce” una fastidiosa ernia inguinale e sembra proprio che questa sia la sera giusta!
Siccome sembra che questo PUT non sia proprio fortunato, su consiglio di Roby, ci dirigiamo verso il Santuario di Maria Ausiliatrice del Monte Misma, Santuario che sorge dove sembra ci siano state delle apparizioni… breve sosta dove prendiamo la decisione di tagliare il pezzo del periplo salendo direttamente in vetta.
Roby fa da apripista con un discreto passo, io e Umbe lo seguiamo fermandoci ogni tanto per ricompattare il gruppo, vedere un piccolo serpentone composto da una decina di frontali nel buio è una scena che ha il suo fascino.
Finalmente usciamo dal bosco, ecco che intravediamo la croce alla nostra sinistra, la raggiungiamo e come ogni volta che la raggiungo suono la campana… tira vento, ci copriamo e facciamo una brevissima sosta, giusto un paio di minuti per rifocillarci e poi via in discesa fino alla Chiesa di Santa Maria del Misma (830 m).
Facendo il taglio del periplo abbiamo recuperato il piccolo ritardo che avevamo sulla tabella di marcia, prima di continuare ci fermiamo per 20 minuti buoni per bere, sgranocchiare qualcosa e riempire le borracce visto che fino al Colle Gallo non troveremo altri punti acqua.
Luca Ghezzi