Montagna: Xavier Chevrier Re del Monte Bianco davanti a Puppi e Aymonod

Non era mai successo prima: un podio tutto tricolore in Coppa del Mondo di corsa in montagna. Trionfo italiano nella terza tappa di questa stagione alla Montée du Nid d’Aigle, grande classica dell’arco alpino. A Saint-Gervais-les-Bains, in Francia, è l’azzurro Xavier Chevrier a dominare la gara sul Monte Bianco davanti a Francesco Puppi e Henri Aymonod per un’impresa senza precedenti. In una calda giornata, sul percorso di 19,5 km in salita, va subito al comando il valdostano Chevrier (Atl. Valli Bergamasche Leffe, FOTO di Marco Gulberti a sinistra) e impone il suo ritmo nella parte iniziale, con i primi dieci chilometri che presentano ampi tratti corribili su strada. Insieme a lui c’è il lombardo Puppi (Atl. Valle Brembana) con qualche metro di margine che poi diventa un minuto nei confronti della quotata coppia francese composta da Julien Rancon e Alexandre Fine, poi ripresi dall’altro valdostano Aymonod (Us Malonno) e dal keniano Eric Muthoni (Atl. Saluzzo).

Quando cambia lo scenario e l’ascesa diventa ripida, verso il Refuge du Nid d’Aigle a 2394 metri di quota, Chevrier guadagna su Puppi mentre diventa terzo Aymonod, specialista del chilometro verticale e in grande rimonta. Per il 31enne Chevrier, già campione europeo nel 2017, anche la soddisfazione di migliorare il record della gara con il tempo finale di 1h44:25 e così viene frantumato il precedente limite di 1h47:49 che deteneva il francese Emmanuel Meyssat. Oltre un minuto il vantaggio su Puppi, secondo in 1h45:49, mentre è terzo Aymonod con 1h46:44, entrambi a loro volta sotto il vecchio primato. Ai piedi del podio due transalpini, Rancon (1h48:43) e il sorprendente Rémi Lonchampt (1h50:18), poi Muthoni (1h50:34) e settimo posto per un altro italiano, Massimo Farcoz (Us Malonno, 1h51:06).

Tra le donne, successo alla keniana Lucy Murigi (Atl. Saluzzo) che rispetta i favori del pronostico. Nella prima parte a lei congeniale prende il largo, poi chiude in 2h06:08 davanti alla francese Christel Dewalle (2h06:29), protagonista di un’ottima prova nel duro tratto finale, recuperando posizioni. Sfuma invece il record del percorso al femminile, per appena due secondi, e quindi resiste il crono stabilito da Isabel Guillot nel 2006. Sul podio ancora una francese, Anais Sabrié (2h07:34), quarta in rimonta la connazionale Mathilde Sagnes (2h08:37) e quinta la svizzera Simone Troxler (2h10:43).

(fonte: Fidal.it)