La gara di Livigno di sabato 16 giugno 2018 è risultata spettacolare sia dal punto di vista tecnico e sia dal punto di vista meteorologico con un sole strepitoso e una giornata serena da costume da bagno, la gara nel piccolo Tibet Italiano era valida come prova delle Migu Run Skyrunner® World Series, il percorso della prova mondiale è stato leggermente modificato causa mancata concessione ente parco la lunghezza comunque è stata rispettata con 33,5 km e 2750 metri di dislivello positivo, quindi gara tosta e tecnica. In campo maschile, già sulla prima salita con pendenze proibitive si mette in evidenza il fondista svedese Petter Engdahl (in ritiro con la propria nazionale a Livigno), segue il giapponese Ruy Ueda e l’americano David Sinclair, che più avanti riesce a rientrare sullo svedese, mentre il giapponese paga la quota. Sull’ultima salita (il Madonon), Engdahl sferra l’attacco decisivo, Sinclair tiene, mentre lo svizzero Pascal Egli rinviene molto forte. Il fondista svedese taglia il traguardo in 3:33:26, seguito da Egli (3:38:01), terzo lo yankee Sinclair (3:39:16), quarto il vincitore della prima prova delle World Series in Cina, Marc Casal Mir. Grande quinto posto per il piemontese Cristian Minoggio team Valetudo-Serim by Racer, che dopo la grande prova a Zegama dimostra di poter lottare per i primi posti nel circuito mondiale. In campo femminile subito al comando la spagnola Laura Orgué, seguita a breve distanza dall’altra spagnola Sheila Aviles Castano e dalla basca Ohiana Azkorbebeitia. La battaglia tra le prime due è stata spettacolare, solo nella discesa finale la Orgue riesce ad avvantaggiarsi e tagliare il traguardo in 4:10:11, ma sono solo 35 i secondi che la separano dalla connazionale Aviles Castano (4:10:45), grande terzo posto per Elisa Desco, grazie a un finale da favola (4:19:45), al suo ritorno nelle World Series dopo la maternità. Quarta la finlandese Lina El Kott Helander, quinta la britannica Holly Page, sesta la campionessa del mondo trail Ragna Debats. Sulla “K17” le vittorie sono andate al giovane Andrea Prandi in 1:38:40 e a Elisa Compagnoni in 1:53:30.
