Oggi domenica 6 luglio 2014, complice un meteo perfetto per correre, cielo azzurro a chiazze, aria fresca e nuvole benevole che tenevano lontano i raggi solari dalla capoccia dei runners, da Corteno Golgi a Santicolo in provincia di Brescia; i fortunati corridori del cielo presenti al Sentiero 4 Luglio hanno gioiosamente interpretato alla grandissima questa esagerata diciannovesima edizione della maratona del cielo della Valle Camonica Alta. Ho usato il termine esagerata perché questa competizione di skyrunning nonostante le mode e gli anni che trascorrono riesce in forma indelebile, con le sue durezze altimetriche e i suoi paesaggi d’alta quota, ha far palpitare il cuore dei corridori del cielo che riescono a inserire il proprio nome in classifica.
Le partenze delle due competizioni, skymarathon: 43 km per un d+ 2700 metri e un D- 2750 e la mezza di km 22 km per un d+ 1500 metri e un d- 1550 metri, sono avvenute in contemporanea per le due distanze; femminile alle ore 06.45 mentre quella maschile alle ore 07.30. Nella skymarathon rosa c’è stata un partenza a razzo dell’aquila Valetudo rosa Silvia Rampazzo che sulla prima salita che porta allo Zappello dell’asino a quota 2026 sul livello del mare distanzia la compagna di team Valetudo Rosa, una certa Emanuela Brizio, di un trecento metri, ma poi nella prima discesina la Manu ricuce subito lo svantaggio e inizia la sua marcia trionfale. Anche nella gara maschile succede il finimondo nei primi mille metri di dislivello fino allo Zappello dell’Asino, passaggio cronometrico di questi primi dieci chilometri in salita 50’. Fino a questo punto della sky gli sfidanti di Tadei Pivk, gli iberici Jessed Hernandez, Marc Pinsach e Aurell Bove le tentano tutte per mettere in difficoltà il friulano Pivk. Ma dopo questa prima salita gli animi degli attaccanti si placano e le leve di Pivk iniziano a girare a mille. Per cui in vetta al gpm la cima Sellero a 2744 metri slm il suo vantaggio risulta già incolmabile.
Idem la situazione nella sky femminile, la Brizio prende il volo e alle sue spalle si vede in lontananza solo la sagoma esile della compagna di società Silvia Rampazzo, alla sua prima esperienza in una skymarathon. Sotto l’arco di trionfo di Santicolo il gigante dello skyrunning Tadei Pivk team Aldo Moro Paluzza Dynafit alza le braccia al cielo con il time di 4h14’47”. Tadei qui al 4 Luglio fa un bel tris di vittorie consecutive; secondo, terzo e quarto tre iberici: Pinsach Rubirola Marc 4h25’18” team Dynafit, Hernandez Gispert Jessed 4h30’46” team Inverse e Aurell Bove Pere 4h37’54” Calles Ous Roig, 5° il Valetudo Clemente Belingheri che intervistato all’arrivo ha dichiarato allo speaker di «aver fatto tanta fatica a tirare giù al traguardo il suo cadavere». Sempre simpatico e spontaneo il Belingheri, oltre ad essere una bravo corridore riesce sempre, con le sue battute in bergamasco, a far sorridere tutte le persone che si trovano nei pressi degli arrivi. Il suo tempo finale 4h45’05”. Per la Valetudo 37° Gritti Luigi.
Nella skymarathon rosa l’aquila Emanuela Brizio con il time di 5h25’02” alza il nastro d’arrivo verso il cielo del Sentiero 4 Luglio per la sesta volta in carriera. Sono però sette le volte che la Manu trionfa qui a Santicolo perché alcuni anni or sono si era anche aggiudicata la mezza; oltre alle sette vittorie il suo record personale in questa competizione camuna sta nel fatto che quando qui non ha vinto è sempre comunque andata a podio. Seconda un’altra Valetudo, “la solare” Silvia Rampazzo, buono il suo time 5h40’15”. Silvia è alla prima esperienza nelle skymarathon e nonostante una partenza fulminea e una crisetta sul Sellero è riuscita con enorme vitalità a recuperare fisico e testa e a correre una seconda metà di gara in scioltezza tagliando il traguardo con un sorriso smagliante. Terza Lucia Moraschinelli team Valtellina 6h38’39”, 4ª Paola Romanin in 6h46’05” team Aldo Moro Paluzza, 5ª Emanuela Manzoli in 7h17’08”.
Nella skyrace maschile è avvenuta una battaglia podistica incredibile. La start list era piena zeppa di atleti di ottimo livello. Dopo le scaramucce iniziali quando il percorso era filante e veloce la corsa si è animata grazie ai due best runner Gil Pintarelli del team Crazy e il Valetudo Skyrunning Italia Gianfranco Danesi. Gil in salita ha fatto valere le suo doti di scalatore e sul passo Salina, gpm della gara a quota 2433 sul livello del mare, il forte Pintarelli svetta in solitudine, poi l’aquila Danesi rompe gli indugi e nonostante un piccolo errore di percorso riesce con qualche rischio in discesa a rientrare nel tracciato di gara e con numeri da vero discesista scatenato prima raggiunge Pintarelli e poi lo stacca inesorabilmente. Gianfranco Danesi ci sta prendendo gusto alla vittoria, sette giorno or sono ha messo tutti in riga nella skyrace Biella Monte Camino, e con una corsa ancora abbastanza agile, nonostante un ginocchio malconcio, nel dopo corsa gli verranno applicati alcuni punti, anche questa mezza del 4 Luglio va a finire sul curriculum di Gianfranco con il time di 2h02’04”. Secondo Gil Pintarelli in 2h06’04” anche per lui un’ammaccatura su una caviglia, terzo Filippo Bianchi team Dimensione Sport in 2h06’20”, 4° il bergamasco Valetudo Luca Carrara in 2h09’13”, 5° Davide Trentin in 2h10’21” Atletica Alta Valtellina, per il Valetudo team: 19° Vincenzo Persico, 42° Fabio Benvenuti.
Nella skyrace femminile vittoria meritata per Debora Benedetti As Premana in 2h39’02”, 2ª Nadia Franzini As Paratico 2h53’34”, Giovanna Maglia Osa Valmadrera 3h15’58”, 4ª la favorita della mezza Lorenza Combi in 3h30’08” che non ha avuto la freddezza di ritornare sui suoi passi quando è incappata nel suo errore di percorso, stesso discorso fatto per Lorenza vale anche per la quinta classificata Monia Aquistapace della Sport Race Valtellina che ha chiuso in 3h30’08” .
Un sincero ringraziamento a tutto lo staff dell’organizzazione del Sentiero 4 Luglio – Maratona del Cielo, tutti i volontari sono sempre impeccabili e molto cordiali nello svolgere il loro prezioso servizio, poi il sistema di sicurezza sul percorso con l’elicottero è di una professionalità ineguagliabile.
Giorgio Pesenti
Valetudo