Intervista a Nadir Cavagna, neo campione italiano di corsa in montagna

Ecco le impressioni del neo campione italiano juniores di corsa in Montagna Nadir Cavagna. Il giovane talento dell’Atletica Valle Brembana ha portato a Bergamo il tricolore dominando tutte le prove con una superiorità disarmante dopo un 2013 decisamente sfortunato.

«Diciamo che meglio di così non poteva andare, gli avversari agguerriti c’erano come sempre ovviamente, ma fortunatamente è stata una giornata a mio favore». «»

Tre minuti sul secondo, troppo forte tu o deboli gli avversari?
«Il distacco sul secondo è stato di circa 3 minuti, prima della partenza non l’avrei mai detto di vincere con questo margine e sinceramente neanche lungo il percorso, solo all’arrivo mi sono reso conto del vantaggio, qui poi bisogna vedere se il secondo ha controllato la posizione o invece anche lui ha tirato come ho fatto io, è una cosa che non si saprà mai, vedremo ai mondiali che distacco prenderà o io prenderò da lui».

Cosa ha funzionato rispetto all’anno scorso?
«Rispetto all’anno scorso è cambiato che mi sto allenando molto più seriamente e costantemente, fortunatamente si vedono i risultati».

Una vittoria come una rivincita?
«Questa vittoria posso dire che è una rivincita dall’anno scorso quando un problemino mi ha fermato a metà stagione».

Ora l’acuto a Massa? cosa speri di ottenere ai mondiali?
«Ora la preparazione è rivolta ai mondiali, infatti da sabato 16 al 3 settembre sarò in altura ad allenarmi, la speranza è di tenere questa forma fino ai mondiali e poi un po’ di relax, a Massa spero di far bene sia individualmente che con la squadra, vincere un oro mondiale come quello europeo a squadre sarebbe un sogno».

La prossima stagione rimani in Valle Brembana o se pronto ad accogliere nuove proposte?
«L’Atletica Valle Brembana è come la mia seconda famiglia, per cui non ho proprio intenzione di cambiare, non ho nessun problema con questa squadra e spero di non averne mai, l’unica proposta che accetterei è quella di un gruppo sportivo militare, almeno così potrei dedicarmi completamente all’atletica. Ma per ora è bello sognare».