Il nuovo talento Luciano Rota: dalla prima gara fatta ad ottobre a Sovere ai mondiali di Innsbruck, tutto in sette mesi

Segnatevi questo nome perchè di storie come la sua, non solo nell’atletica ma nello sport in generale, ce ne sono veramente poche. perchè quando passi nel giro di sette mesi da provare la prima gara in una disciplina agonistica ai mondiali, vuol dire che hai del talento da vendere. Così Luciano Rota, classe 2000 di Trescore Balneario, dal suo esordio nella corsa in montagna lo scorso ottobre, sarà uno dei protagonisti dei prossimi mondiali ad Innsbruck – Stubai (Austria) dal 6 al 10 giugno prossimo. Luciano la fatica già la conosceva, avendo fatto anni nella mountain bike: “Vengo dal ciclismo (mountain bike) – spiega Luciano Rota – e l’anno scorso ho tentato il passaggio al professionismo, partecipando a gare internazionali, coppa del mondo etc., senza riuscire a raggiungere i risultati sperati: combinare studio e agonismo era difficilissimo, mentalmente stressante e sono arrivato alla conclusione di dare priorità allo studio, lasciando lo sport più come divertimento puro”.

Da qui la decisione di fare la prima garetta di atletica e la scelta è ricaduta sulla garab a coppie che si organizza a Sovere con salita al monte Possimo ed lo sguardo della ‘vecchia volpe’ Luciano Merla, anima della Recastello Radici group,  ha fatto il resto. “Sono approdato al mondo della corsa quasi per gioco, a fine stagione a ottobre, su invito di amici ho partecipato a un paio di gare a piedi, ed è andata molto bene, tant’è che il presidente di una squadra, LaRecastello Radici Group, mi ha invitato a provare a correre con loro per quella che sarebbe stata la stagione successiva. Ho accettato, e ho deciso di portare avanti gradualmente la corsa ad un livello più tranquillo, riducendo il ciclismo, poiché la prima richiede molto meno tempo dal punto di vista allenamento e avrei fatto gare più vicine senza lunghe trasferte, così da mettere al primo posto lo studio. Dopo le primissime gare, precisamente tre. però mi sono accorto che, anche con meno allenamento e con la testa più concentrata sull’università, non andavo così male”.

Esordio incoraggiante con l’esplosione proprio ai campionati Italiani sulle montagne bellunesi con tanto di taglio di capelli per rendere al meglio: “Alla mia quarta gara, i campionati italiani di corsa in montagna (specialità salita e discesa), sono riuscito a chiudere terzo, dietro due mostri sacri di tale disciplina, e così i tecnici della nazionale hanno deciso di convocarmi nonostante la mia pochissima esperienza. La gara è stata durissima, sono arrivato stremato, ma fantastica: fino alla fine non pensavo che sarei riuscito a strappare il terzo posto, e all’arrivo è stato emozionante, sia il podio in se, poiché ho sempre sognato un podio ai campionati italiani”.

E grazie al podio degli italiani è arrivata la convocazione ai mondiali: “ho saputo poco dopo che sarei entrato nella selezione per i mondiali. Parte così una nuova e totalmente inaspettata avventura: non ho idea di cosa accadrà in futuro, non avevo minimamente considerato tale possibilità, ma in ogni caso darò tutto, vestire la maglia azzurra è un onore immenso e cercherò di onorarla al meglio. Ho visto il percorso del mondiale durante un breve ritiro appena concluso, e non mi si addice molto per la verità: non è duro come salita, il dislivello non è molto (poco piu di 700 su quasi 15 km) e c’è davvero tanta pianura e asfalto; ma nonostante non mi si addica io sono qua solo per imparare, perciò è anche uno stimolo in più a superare i punti deboli e a migliorare! Sono solo agli inizi e ho ancora tanto da imparare, questi mondiali saranno per me un’esperienza incredibile e un ottimo modo per apprendere molto, dai compagni e da me stesso: sono molto eccitato e comunque vada cercherò di trarre il meglio!”