Tutto sui campionati italiani allievi indoor, con i resoconti Fidal che raccontano di un campionato non troppo fortunato per i colori orobici, o almeno non ricco di medalgi ecome quelli degli ultimi anni. La prima notizia bella è il ritorno di Piazzalunga negli ostacoli con un podio che lo riporta ai vertici della specialità.
Per l’atletica lombarda il primo squillo ai Campionati Italiani Allievi/e indoor ha subito bagliori tricolori: merito di Andrada Lavinia Lacatus nella marcia. La biondina della PBM Bovisio Masciago sui 3000 metri sul catino indoor di Ancona replica il titolo conquistato il 18 giugno 2016 a Jesolo nella rassegna tricolore all’aperto: l’atleta, di origini rumene ma residente dal 2012 a Limbiate, prende il comando delle operazioni già dopo 500 metri. A testimoniare il margine dell’allieva di Michele Castaldo sulla concorrenza basta il PB a 14:22.63 e il mezzo minuto sulla seconda classificata nonostante due richiami dei giudici. Nelle prime otto termina anche Camilla Crivellaro (CUS Pro Patria Milano) ottava in 15:31.36.
Nei concorsi applausi per Clelia D’Agostini (Bracco), che nel peso si migliora d’acchito di 61 centimetri e ottiene il PB nel peso a 12.97: le vale il quarto posto, di più impossibile chiederle. Agli ultimi tre lanci approda pure Alessia Masiero (Pro Sesto), seconda a Cles 2016 tra le Cadette e settima oggi con 12.62. L’alto mette in evidenza il PB per Bianca Garibaldi Devoto (CUS Pro Patria Milano): quell’1.69 già sfiorato nel “jump off” per il titolo regionale a Bergamo lo scorso 29 gennaio stavolta è realtà e le vale il sesto posto; Veronica Mazzoleni (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) è settima con 1.67 agguantato alla terza, Gloria Polotto (CUS Pavia) ottava con 1.64.
BATTERIE 400 M/F – Il lodigiano del CUS Parma Edoardo Scotti corre praticamente per 300 metri, poi termina quasi al passo: batteria vinta e finale conquistata con un comodissimo 50.63. Applausi per Luca Pierani (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter): classe 2001, il bergamasco con una grande prova nella terza e ultima batteria sigla 51.36 (PB migliorato di 28/100) e si prende il secondo dei tre crono di ripescaggio per la finale. Meritato ripescaggio in finale anche per Alessandra Bonora nei 400 femminili: la portacolori dell’Atletica Rodengo Saiano scende da 57.41 a 57.05 ed è in finale col quinto crono.
ELIMINATORIE 60 piani M – 24 semifinalisti, otto lombardi: davvero non male per il nostro movimento, che fa avanzare dalle batterie Ruskin Molinari (Atl. Rovellasca, 7.09), Gabriele Bergna (Atl. Rovellasca, 7.09), Mattia Donola (Pro Sesto, 7.10), Samuel Eghagha (NA Fanfulla, 7.18), Federico Manini (Cento Torri Pavia, 7.18), Luca Roncareggi (NA Fanfulla, 7.21), Riccardo Sironi (Cento Torri Pavia, 7.21) e Alberto Ambrosetti (CUS Pavia, 7.28). La finale delle ore 17.25 sarà ancora più lombarda visto che sono ben quattro i nostri atleti a superare anche il secondo scoglio: davvero convincente Mattia Donola che vince la seconda semifinale con 7.03 (PB eguagliato) e si candida a primo rivale di Lorenzo Paissan (Atl. Trento), ancora “a braccetto” Ruskin Molinari e Gabriele Bergna, secondi rispettivamente nella prima e nella terza semifinale sempre con 7.16 e bravissimo Federico Manini, sorpresa di giornata e ripescato tra gli otto pareggiando il PB a 7.18.
ELIMINATORIE 60 piani F – Le batterie promuovono quattro lombarde (respingendo altre tre ragazze per un solo centesimo): Eleonora Alberti (NA Varese, 7.75), Tisiye Zuniga (Bracco, 7.86), Noemi Cavalleri (Olonia, 7.97) e Apie Morelle Amand (Atl. Lecco Colombo, 8.01). Le sfidanti per il titolo iniziano a scoprire davvero le carte in semifinale: Eleonora Alberti vince la prima SF con 7.70 davanti a Dalia Kaddari (Tespiense Quartu) ed è l’unica lombarda in finale, la piemontese Rebecca Menchini (Stronese) le risponde con 7.66 nella terza SF. Nella finale delle ore 17.15 ci sarà da divertirsi.
Seconda giornata
Fulmine varesino nella seconda parte del sabato pomeriggio di Ancona. Dopo il biennio di Zaynab Dosso i 60 metri Allieve tornano lombardi grazie a Eleonora Alberti: nella finale dello sprint la portacolori della NA Varese figlia d’arte (mamma è l’ex lunghista Antonella Avigni, papà un conosciuto e apprezzato docente universitario come Giampietro Alberti) allenata da Bruno Pinzin domina al meglio la tensione di una volata per l’oro uscendo meglio dai blocchi e distendendosi poi verso il titolo italiano tre anni dopo l’urrà di Sofia Bonicalza nel 2014. Il tempo, 7.72, non è il PB della 16enne varesina (aaprodata a 7.67 lo scorso 29 gennaio), ma basta per battere la piemontese Rebecca Menchini, in semifinale scesa a 7.66 ma in finale fermatasi a 7.76 e battuta anche Chiara Gala (ACSI Italia Atletica, 7.75), mentre la sarda Dalia Kaddari è quinta a 7.81, a testimoniare quanto difficile sia da domare dal punto di vista emotivo una specialità come i 60 metri. Per Eleonora Alberti è il secondo titolo tricolore della carriera dopo l’oro Cadette negli 80 metri a Sulmona 2015.
Al maschile nell’epilogo dello sprint puro si rinnova il duello già visto ai Campionati Regionali a Bergamo tra Ruskin Molinari (Atl. Rovellasca) e Mattia Donola (Pro Sesto): stavolta c’è in palio il bronzo dietro Lorenzo Paissan (Atl. Trento) e Lorenzo Patta (Atl. Oristano), entrambi sotto i sette secondi. A separare Molinari terzo e Donola quarto sono ancora due centesimi: 7.04 il crono di Ruskin, 7.06 il tempo di Mattia. In finale c’era un altro atleta dell’Atletica Rovellasca, Gabriele Bergna, quinto con 7.15, mentre Federico Manini (Cento Torri Pavia), rivelazione di giornata, è settimo con 7.20.
Lunghissima e vibrante la gara di asta Allievi: la Lombardia non vince il titolo ma piazza due atleti sul podio. Il capofila stagionale Giantommaso Bentivoglio (Cremona Arvedi) dopo 4.50 gioca l’azzardo di “passare” 4.60 e andare diretti a 4.65: la scelta paga perché l’allievo di Stefano Cosulich supera la quota al terzo assalto e si prende l’argento. Fallirà poi tre tentativi al PB a 4.75, ma per superare il laziale Walter De Angelis sarebbe servito 4.80. Con Bentivoglio (che sale di un gradino dopo il bronzo 2016 sempre in sala) torna nella top 3 il campione italiano Cadetti di Sulmona 2015. Pierre Ahoua (Cento Torri Pavia), allenato dall’advisor dell’asta Andrea Giannini,si dimostra mago del rischio calcolato: con due errori a 4.55 decide di riservarsi l’ultimo assalto a 4.60 e valicando l’asticella si prende il PB e il bonzo ex aequo con Leonardo Orlandi (Studentesca Rieti Andrea Milardi).
Sfortunata Adanis Cuesta, saltatrice di origini cubane dell’Atletica Rigoletto leader in stagione ma quarta oggi: terza dopo i salti di qualificazione con 5.64 viene agganciata dalla bolzanina Anna Menz al quinto turno e superata grazie alla seconda miglio misura (5.54 contro 5.29: per Cuesta ci sono anche quattro nulli). A dimostrare la consistenza del movimento lombardo nella specialità è l’approdo in finale di due ragazze al primo anno: Irene Masiero (Pol. Intercomunale) è quinta con 5.54 e Giorgia Dizdari (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) sesta col PB a 5.50. Nei 5 km di marcia PB e settimo posto per Mikias Meli (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter): 24:04.57.
La prima giornata dei Campionati Italiani Allievi al coperto si chiude quindi con due magli tricolori: oltre ad Alberti c’è il titolo della marciatrice Andrada Lavinia Lacatus (PBM Bovisio Masciago) sui 3 km. In più arrivano un argento e un bronzo: domani domenica 12 febbraio con 45 medaglie in palio il bottino sarà certamente più pingue.
Giornata davvero scoppiettante per l’atletica lombarda nella domenica dei Campionati Italiani Allievi indoor ad Ancona. La copertina va a un atleta che veste i colori del CUS Parma ma che è lombardissimo di “nascita” atletica: è Edoardo Scotti, nato il 9 maggio 2000 e originario di Lodi, dove ha iniziato a fare atletica solo nel febbraio 2015 con i colori della NA Fanfulla e con la guida tecnica di Gabriella Grenoville dopo aver stravinto (da calciatore) una corsa campestre studentesca. Trasferitosi nell’agosto 2016 con la famiglia a Castell’Arquato (Piacenza) dopo due argenti tricolori (sui 300 da cadetto e sui 400 da allievo), ora è seguito a Fidenza da Giacomo Zilocchi: la sua prima uscita tricolore con la nuova maglia è impressionante. Scotti, dopo aver “passeggiato” in batteria con 50.63, corre in solitaria la finale, passa in 23.5 ai 200 e poi nella seconda parte di gara (quella a lui più congeniale) completa l’opera in 47.77: la MPI Under 18 dei 400 indoor di Vladimir Aceti (48.86) è migliorata in un colpo solo di un secondo e nove centesimi e il tempo da solo da varrebbe già la top five Allievi di sempre all’aperto. Nella stessa finale arriva il PB e la quinta piazza (a millesimi dalla quarta) per Luca Pierani (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) con 50.85. Il crono di Scotti vale anche una mezza ipoteca sulla convocazione mondiale Under 18 per Nairobi, ovviamente se i progressi palesati dal lodigiano verranno confermati in primavera.
Scotti conquistò la prima medaglia tricolore a Sulmona 2015: quel giorno i 300 Cadetti vennero vinti da David Zobbio (Brixia 2014), altro eroe della domenica lombarda ad Ancona. Zobbio già in batteria sale al terzo posto nelle graduatorie italiane Allievi all time con 21.98: in finale l’allievo dell’ex sprinter azzurra Marinella Signori scende a 21.77 e tra gli Under 18 al coperto è secondo solo ad Andrew Howe (21.61), mentre un bravo Mattia Donola (Pro Sesto) è quarto in 22.64 dopo il 22.57 della batteria. Ça va sans dire: sia Scotti sia Zobbio corrono ben al di sotto del PB all’aperto. Nella velocità femminile in luce Eleonora Alberti, stavolta sui 200. La campionessa italiana dei 60 metri, battente bandiera NA Varese, scende a 25.46 con un eccellente batteria (secondo crono), poi in finale non riesce a ripetersi pagando forse i cinque turni di gara in due giorni: è comunque quarta in 26.43. Presenze lombarde anche nella finale B: Rachele Merisio (Bracco) è seconda al traguardo e sesta nella classifica finale con 26.37 dopo il PB a 26.01 in batteria. Si difende bene anche Alessandra Bonora (Atl. Rodengo Saiano) nella finale dei 400, dove conferma la quinta piazza di ingresso (57.58).
Due anni dopo torna su un podio tricolore negli ostacoli Federico Piazzalunga: l’alfiere dell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter infila prima un 8.27 corso in grande scioltezza in batteria, poi il PB a 8.21 in semifinale e poi un 8.24 nell’atto conclusivo che gli vale l’argento dietro al toscano Vieri Righi (8.12). In finale c’è pure Ousseni Bara (Brixia 2014), ottavo in 8.46 dopo l’8.29 della batteria. Nei 60 ostacoli Allieve le due ragazze più accreditate vivono una semifinale sfortunata: dopo l’8.89 della batteria Joan Adu (Virtus Castenedolo) incappa in una volata decisamente negativa, mentre Valeria Paccagnella (Bracco) con 9.00 è la prima delle escluse. All’atto conclusivo approda così Elena Carraro (Brixia 2014), terza a Cles 2016 e oggi ottimo quarta con 8.96, a un solo centesimo dall’8.95 siglato nel turno precedente.
Se a spingere il settore maschile è il “motore del Duemila” (inteso come anno di nascita) tra le donne vola il 2001: a distanza di quattro mesi da Cles Sophia Favalli (Free Zone) è ancora regina tricolore dei 1000 metri, stavolta nella categoria superiore. La bresciana trionfa in 2:53.94 grazie a un finale da punto esclamativo: la compagna di squadra Elisa Ducoli sogna la doppietta ma coglie comunque un bel bronzo in 2:57.21 dietro alla piemontese Assia El Maazi. Favalli e Ducoli si inseriscono peraltro in quarta e in decima posizione all-time. Doppio argento nei concorsi per altre due reduci dai trionfi di Cles. Impossibile chiedere di più a Laura Pirovano (Atl. Monza), che aggiunge altri 10 centimetri al PB e con 3.70 diventa l’ottava astista di sempre tra le Allieve sotto un tetto: agguantato il 3.60 alla terza prova il PB arriva al secondo assalto, mentre davanti Maria Roberta Gherca approda addirittura a 4.01 (settima piazza ex aequo per Monica Aldrighetti della Bracco e Arianna Colpani dell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter, entrambe a 3,30 alla terza prova). Nel triplo Alice Rodiani (Atl. I Gonzaga 2011) non si migliora ma il 12.43 su cui atterra vale la prima medaglia tricolore nella nuova categoria e la consapevolezza d poter tornare a breve oltre i 12 metri e mezzo.
Anche Gabriele Castagna (Atl. Rovellasca) resta sul podio a 4 mesi da Cles: il pesista rovellaschese resta a 30 cm dal PB con il buon 15.92 dell’ultimo turno viatico per il bronzo. Giornata da ricordare anche per Agostino Doneda: il saltatore della Cento Torri Pavia atterra sul PB a 13.52 ed è quinto nel triplo
L’epilogo dei Campionati Italiani Allievi indoor ad Ancona è tutto è tutto di marca Bracco Atletica. Merito prima della staffetta 4×200, che fa valere la forza di un quartetto di ottimo livello con quattro atlete tutte piazzate nelle prime 12 tra 60 piani, 60 ostacoli e 200: Beatrice Invernizzi, Valeria Paccagnella, Tisiye Zuniga e Rachele Merisio corrono nell’ultima serie, quando il tempo da battere è 1:45.06 dell’ACSI Italia. Le quattro milanesi non solo abbattono il limite delle laziali ma avvicinano sensibilmente anche la MPI Allieve di società: l’1:43.57 della vittoria è il terzo tempo di sempre per club a 43/100 dal limite fissato a 1:43.14 dalla Pro Sesto nel 2014. Nella penultima serie si era intanto assistito al grande duello tra l’Atletica Lecco Colombo di Apie Morelle Amand, Federica Lega, Gloria Fumagalli e Bianca Pizzi e l’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter di Sara Motta, Benedetta Mapelli, Denise Maria De Santos ed Erica Maccherone: prevalgono le lecchesi 1:45.54 a 1:45.75 e il successo di serie varrà la medaglia di bronzo (la Bergamo 1959 sarà quarta). Nella 4×200 maschile il miglior quartetto lombardo è Sironi-Zucchinelli-Sfenopo-Manini, sesto per la Cento Torri Pavia in 1:34.58.
Nella classifica di categoria dei Campionati di Società indoor la Bracco Atletica piazza la zampata vincente a livello Allieve: 42,5 punti complessivi, 5,2 in più dell’Atletica Vicentina seconda, frutto del trionfo in staffetta (12: NELLA FOTO Renai/FIDAL da snistra Paccagnella, Invernizzi, Zuniga e Merisio) ma anche di Tisiye Zuniga nei 60 (2), Rachele Merisio nei 200 (7), Valeria Paccagnella nei 60 ostacoli (4), Monica Aldrighetti nell’asta (5,5), Amina Vailati nel triplo (3) e Clelia D’Agostini nel peso (9). Nelle prime dieci piazze anche l’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter sesta con 28,5 punti e la Nuova Atletica Varese nona con 21. Il CdS indoor Allievi lancia invece sul podio la Cento Torri Pavia, terza con 31,5: solo due lunghezze e mezzo più indietro è l’onnipresente Atletica Bergamo 1959 Oriocenter in quinta posizione (29).
In chiave medagliere la Lombardia oltre al titolo della Bracco nella 4×200 può annoverare i successi di Eleonora Alberti (NA Varese) nei 60, di David Zobbio (Brixia 2014) nei 200, di Sophia Favalli (Free Zone) nei 1000 e di Andrada Lavinia Lacatus (PBM Bovisio Masciago) nei 3 km di marcia, senza dimenticare l’accoppiata oro-MPI Allievi sui 400 del lombardo del CUS Parma Edoardo Scotti; da Ancona portiamo a casa anche gli argenti di Giantommaso Bentivoglio (Cremona Arvedi) e di Laura Pirovano (Atl. Monza) nell’asta, di Federico Piazzalunga (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) nei 60 ostacoli e di Alice Rodiani (Atl. I Gonzaga 2011) nel triplo e i bronzi di Ruskin Molinari (Atl. Rovellasca) nei 60, di Pierre Ahoua (Cento Torri Pavia) nell’asta, di Gabriele Castagna (Atl. Rovellasca) nel peso, di Elisa Ducoli (Free Zone) nei 1000 e della stessa Lecco Colombo femminile in staffetta.
Da www.fidal-lombardia.it