Carlo Beltrami vola da Casnigo in Costa Azzurra e vince il Trail d’Eze

Domenica 9 marzo 2014 – Tutto è nato all’inizio dell’anno, quando mio suocero è tornato dalla casa di vacanza che ha ad Eze village, paesino medioevale arroccato sulla Costa Azzurra tra Montecarlo e Nizza, dopo aver festeggiato il capodanno. Sapendo della mia passione per la corsa (nata poco meno di un anno fa alla ormai matura età di 33 anni), mi ha portato il volantino di una gara che si sarebbe svolta tra mare e monti proprio con partenza dal paesello, il Trail d’Eze 2014, la seconda edizione, su percorso di 30,19 oppure di 11 km. Io ne rimango entusiasta, conoscendo anche la bellezza dei sentieri del luogo, e decido di partecipare alla 19 km con 1100 m d+.

Purtroppo gli amici, chi perché nel pieno della stagione scialpinistica (Paolo Poli, Matteo Longhi, Giuliano Occioni), chi per la famiglia e il lavoro (Danilo Bosio, Simona Imberti) non riescono a venire (questo onestamente sarà anche un grosso aiuto ai fini della mia vittoria perché con loro presenti già il terzo gradino del podio sarebbe stato duro) e questo è l’unico lato negativo della mia avventura. Ad accompagnarmi ci sono però mio padre Claudio, appassionato di trekking e montagna, e mio suocero Giuseppe. Il week end prevede tempo favoloso e così è. Sabato di buon ora raggiungiamo Eze (390 km da Casnigo). Faccio un giro per conoscere meglio il percorso e incontro già tanti corridori, uno addirittura proveniente dalla Svezia, col quale sfoggio il mio inglese scolastico per scambiare opinioni sulla corsa. Il pomeriggio ritiro il pettorale con microchip e noto i 200 iscritti alla 19 km, 150 alla 30 e 200 alla 11. È allestito un mega tendone con gonfiabili, sponsor e organizzazione, come avevo visto prima solo alla vertical di Limone sul Garda, alla quale avevo partecipato a settembre 2013, e facente parte della World Series!

La partenza della gara è a 200 m dalla porta di casa, così, la domenica mattina, sveglia alle sei, colazione, mi preparo ed esco a vedere la partenza della 30 km prevista per le 7:45. Noto che si deve partire “a fionda” perché il sentiero si impenna e stringe subito in un imbuto su per il bosco. Rientro a casa, completo i preparativi e alle 8:30 esco pronto per un riscaldamento veloce e la partenza prevista in linea per le 9. Lo speaker elenca il regolamento, poi 3-2-1 si parte. In pochi secondi mi trovo ad affrontare la prima ripida salita davanti… non mi affianca nessuno, non sono abituato, così rallento un po’ anche perché è bella ripida ed è solo l’inizio! Mi affianca e supera un ragazzo dal passo leggero, provo a tenerlo e ce la faccio, così per i primi 2 km di salita, 450 m d+ che sale al punto più alto della costa dove c’è un forte diroccato della seconda guerra mondiale. Mio padre era lì per farmi le foto ma non mi aspettava nei primi e non aveva nemmeno acceso la macchina. Da lì si corre su sentiero veloce con vista mozzafiato sul mare, Nizza e Saint Tropez.

Il mio avversario corre veloce, guardo il gps e indica 3:25 al km (io non li faccio nemmeno in mezza maratona al piano ‘sti tempi), lo tengo ma quando inizia una leggera discesa tecnica lui allunga 100 m. Io tengo il mio passo e vedo che quando il sentiero torna a salire il divario non cambia. Fino al km 12 è un su e giù tra boschi di pino marittimo e sentieri ghiaiosi. Fa caldo, 20 gradi, ancora una strappo di 200 m d+ e poi iniziano 3 km di discesa tecnica con 750 m d- a picco sul mare. Il mio avversario non lo vedo più, e dietro non so, non mi sono mai girato… poi a metà discesa si corre 500 m sulla strada e lo vedo, e noto che mi sto avvicinando. Lo prendo e lo supero a 100 m dal mare, ma nei 500 m da correre sulla spiaggia io faccio fatica (mi bruciano i piedi, che involontariamente, trovando più facile correre sulla battigia, mi vengono bagnati dalle onde, ma è un sollievo) e lui mi supera di nuovo. Usciamo dalla spiaggia, attraversiamo la ferrovia e iniziano gli ultimi 2,5 km 450 m d+. Lui ha 100 m di vantaggio.

C’è il ristoro all’inizio della salita e io uso l’acqua per bagnarmi la testa. Questo è detto il “sentiero di Nietsche”, perché era spesso percorso dal famoso filosofo, e io lo conosco bene perché quando vengo in vacanza lo uso per andare e tornare dal mare. Sentiero su roccia, tutto battuto dal sole e a specchio sul mare. Lo prendo col mio passo, un po’ stanco ormai, senza intenzione di forzare per limare il divario, anche perché ho dato un occhio dietro e non ho visto nessuno. Vedo però che il divario cala velocemente. A metà salita (dopo aver superato mio papà che è corso su e giù per i sentieri per incitarmi e cercare di fare foto) lo raggiungo e lo supero senza voltarmi, ma non sento più il suo fiato. Ha mollato e io vado su costante. Con l’adrenalina che mi sale riesco a correre anche l’ultimo km e a tagliare il traguardo per primo, senza però esserne ancora consapevole. Aspetto il mio avversario per complimentarmi, arriva dopo quasi 5 minuti, stremato.

Ristoro imponente, frutta, dolci, bibite come nelle migliori gare, 10 lettini con 2 massaggiatori per ognuno (ne approfitto subito), pasta party, doccia all’aperto sulla terrazza di casa perché sembra estate, e alle due, premiazioni! Fuori dalla tensostruttura sono esposte le classifiche, è emozionante vedermi al primo posto (tempo 1:40:53, 1 minuto più alto del tempo del vincitore della prima edizione) e sentirmi chiamare sul gradino più alto del podio. Ma la vittoria per me è stata solo la “ciliegina sulla torta” di una giornata da incorniciare.

Percorso vario e in ottime condizioni, panorami che descrivere non è abbastanza per esprimere quanto siano belli, organizzazione impeccabile. Certo, in Italia fino ad ora ho avuto avversari molto più tosti, o forse un pizzico sono migliorato anche io, visto che quest’inverno ho corso ogni giorno sotto acqua e neve per seguire una preparazione, e facendo tanti sacrifici. Questa avventura mi ripaga di tutto questo e mi dà ancora più carica per continuare.

Ora guardo alla stagione che sta per cominciare con la voglia di correre per divertirmi, perché il podio è più alla portata di tanti altri, e a me basta poter correre! Grazie a chi c’è stato, a chi mi ha fatto i complimenti e a chi non è potuto esserci ma farà di tutto per rifarsi l’anno prossimo!

Carlo Beltrami

Il sito ufficiale del Trail d’Eze:
www.trail-eze-06.com