Il piccolo borgo di Cene (BG) e l’alta Valtellina, due mondi simili e di forte tradizione alpina, ma è la vittoria della 2^ edizione di Aprica Vertical Race ad accomunare oggi ulteriormente Fabio Bazzana ed Elisa Compagnoni.
La giornata stratosferica era stata annunciata, estate vera e tracciato di gara tirato a lucido ad accogliere un colorato gruppi di atleti tra cui una decina di internazionali che si sono sfidati sulle pendenze del Pistone Magnolta di Aprica, impegnati nelle due prove: la short e la long race.
Puntuale alle 16.00 è scattato lo start, nei pressi della partenza della seggiovia Magnolta. Atteso alla vigilia, il portacolori della Recastello Fabio Bazzana non ha deluso. Sulla tipologia di gara che predilige il forte grimpeur orobico ha iniziato subito a mulinare i bastoncini cercando di fare il vuoto alle sue spalle.
Missione impervia, perché un sorprendente Giovanni Zamboni ha resistito egregiamente per tutta la prima parte di gara, mantenendosi sempre nella scia del battistrada.
La long race prevedeva 4,5 km di sviluppo e 1100 metri di dislivello, portando gli atleti a sfilare nei pressi all’Alpe Magnolta per poi proseguire fino alla finish line posta al Monte Filone.
Per Bazzana vittoria in 39’21″, resiste quindi il primato del tracciato, il tempo di Davide Trentin dello scorso anno, 38’42” rimane il best time.
Bravo e tenace Giovanni Zamboni, inatteso alla vigilia ed invece meritatamente secondo al traguardo, 40’18” dopo che all’intermedio il distacco da Bazzana era di 10 secondi. La terza piazza per un grande Emanuele Manzi, il capitano dell’US Malonno ha corso senza bastoncini, pagando qualcosa nella prima parte e chiudendo alla fine in 41’12”.
Nella gara femminile marchio a fuoco di
una Valtellinese DOC ed un tocco di Lapponia a rendere già internazionale la giovane storia di Aprica Vertical Race: trionfa alla grande Elisa Compagnoni, finalmente a suo agio dopo un tormentato avvio di stagione. Sempre in testa la portacolori dell’Atletica Alta Valtellina di Adriano Greco si prende vittoria e record del tracciato: 45’12” finale per lei, il 46’42” di Giulia Murada del 2018 polverizzato. La Finlandese Susanna Saapunki, già 4^ lo scorso anno al prestigioso vertical della Crepa Neigra di Canazei, puntava a far saltare il banco dei pronostici, non è riuscita nell’intento ma si porta comunque a casa il secondo posto della Women Race con il tempo finale di 48’49”; al terzo posto altra atleta international, è la colombiana Catalina Beltran, crono finale 52’08″.
Nella Short race, versione non competitiva da 660 metri D+ e 2 km con arrivo all’Alpe, i primi sono Walter Trentin (25’17”) al maschile e Maria Confortola (41’23”) al femminile.
Il bilancio finale per Il team organizzatore di ASD Stralunata, in collaborazione il Comune di Aprica e l’associazione Turistica Pro Loco Aprica, è positivo: la gara ha delle peculiarità uniche, su tutte un tracciato decisamene accattivante e ben servito dalle strutture del polo turistico, che permettono così ad atleti, pubblico ed addetti ai lavori di godere al meglio lo spettacolo sia dell’evento sportivo che della montagna di Aprica.
Dopo le premiazioni e l’aperitivo offerto presso il Palazzetto dello Sport sono scattati i ringraziamenti ed i saluti di rito da parte degli organizzatori, con l’appuntamento già rinnovato per l’edizione 2020.