Universiade: 52.76, Milani vola in finale

 

Nella seconda giornata del programma dell’atletica alla ventottesima edizione dell’Universiade, da Gwangju, in Corea del Sud, arriva lo squillo di Marta Milani: la bergamasca, che in batteria aveva corso in 53.90, ora disegna un 400 da 52.76, migliorando il primato stagionale di oltre un secondo. La 28enne, che negli ultimi anni si è dedicata soprattutto agli 800 metri, non correva così il giro di pista dal 2011: si tratta del quarto tempo italiano dell’anno. Oggi è seconda sulla scia della polacca Malgorzata Holub (52.66), ma più veloce delle tre semifinali è la sudafricana Justine Palfram in 52.23. Domani alle 12.25 si metterà sui blocchi della gara che deciderà le medaglie. E’ già andata in archivio invece la finale del martello: l’oro, come da copione, va al collo del campione mondiale Pawel Fajdek che lancia 80,05. Simone Falloni è ottavo con 70,58 e si sale sul podio con 74,68, la misura del terzo Siarhei Kalamoyets, con l’altro bielorusso Pavel Bareisha secondo con 75,75.

Oltre a Milani, arrivano buone notizie anche dai duecentisti. Nella mattinata coreana Davide Manenti corre in un 20.82 (+1.2) che è il miglior tempo del primo turno, e dopo poche ore centra la qualificazione diretta per la semifinale di domani in 21.01 (-0.8) in una batteria vinta dall’ivoriano Hua Wilfried Koffi in 20.93. Obiettivo centrato anche per Giulia Riva che vince la sua batteria in 23.99 (-0.8), siglando il settimo tempo complessivo. Niente da fare invece per Andrea Delfino e Roberto Severi sui 400, che fermano i cronometri rispettivamente a 47.72 e 47.79, e per Eusebio Haliti sui 400hs: il pugliese, che ieri aveva corso in 50.95, oggi si ferma a 51.47, troppo poco per superare il turno (miglior crono 49.83 di Abdelmalik Lahoulou, 50.36 l’ultimo crono di accesso alla finale). Niente batterie dei 3000 siepi per il bronzo dell’ultima edizione Patrick Nasti, che si batterà direttamente nella finale di sabato, mentre finisce con un ritiro al nono chilometro la 20km di marcia di Alessandro Maltoni.

DA FIDAL.IT