Ultratrailers contro resto del mondo, l’articolo che divide il mondo dei runners

Ultratrailers contro resto del mondo, qui l’articolo comparso sui social e su internet che divide il mondo dei runners, da una parte chi va in montagna a fare decine e decine di chilometri, dall’altra la gente normale che si accontenta di una maratona su asfalto classica. Una disamina del mondo dei trail fatto da chi, almeno così dice, di trail ne ha fatti molti. Una critica a chi si lamenta per il cibo, per il meteo, per l’abbigliamento, una critica insomma allo skyrunner improvvisato che ha fatto incavolare qualcuno

 

Questo articolo pubblicato sulla Rivista Spirito Trail di Aprile 2016, tratto dal Blog di ZACH ADAMS e tradotto da Diego Trabucchi, mi ha proprio colpito, sarà per il fatto che condivido in pieno tutti i vari passaggi!!

Molto spesso ci lamentiamo perchè le gare costano sempre di più…. e continuiamo a iscriverci….. ci lamentiamo dei ristori che sono troppo scarsi…. e il regolamento di gara cita a chiare lettere “Gara in autosufficienza o semiautosufficienza”…… ci “indignamo” (questa frase molto di moda mi fa girare letteralmente le palle) perchè qualcuno muore di ipotermia… e vedi gente che sale a 3000 m in canottiera e pantaloncini corti con una ventina legata in vita…. altri che si permettono di richiamare un volontario, magari anche anziano, solo perchè a suo parere non stava indicando bene la strada (visto con i miei occhi).

Ormai il trail, e sopratutto l’ultratrail è diventata una moda….. fa troppo figo sfoggiare le proprie gesta su gare sempre più lunghe e sempre più dure…. tutti adesso sanno tutto sul trail…. personaggi che hanno si è no partecipato a una marcia sul Montello parlano di trail e ultratrail e addirittura si inventano personal trainer…… gente che ha si e no corso una maratona e si iscrive al TOR DES GEANTS, altri, provenienti dal mondo della corsa su strada, partono come stessero per fare un 5000 in pista e poi alla prima salita li trovi ad intasare il traffico impedendo il passaggio a chi sta dietro e vorrebbe fare il proprio passo…. forse conviene leggere bene questo scritto e rifletterci sopra!!!

Buona lettura

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Tratto dal Blog di ZACH ADAMS

Prima di tutto mi scuso se qualcosa in questo articolo si offenderà – il linguaggio, la mancanza di correttezza politica o il contenuto; Anzi no, se ti ritieni offeso dal linguaggio, dal contenuto o dal tono di questo scritto, TU SEI IL PROBLEMA!!

Se non ti piace fottiti!!! Vattene a rompere i coglioni o a piagnucolare da qualche altra parte e smettila di lamentarti per delle cazzate o accusare gli altri per i tuoi problemi.

LE ULTRA sono distruttori di pari opportunità. Affrontare le paure e sopportare le avversità, nello sforzo di raggiungere il traguardo irraggiungibile per i più, sta alla base dell’ULTRARUNNING. Sopravvivere e perseverare nonostante il dolore e la disperazione, per tua stessa scelta, è quello che attrae la maggior parte degli ULTRARUNNER. NON C’È POSTO PER LAMENTINI SFIGATI!!!

Con la diffusione delle ULTRA, si sono anche diffusi i corridori che nelle gare si lamentano di continuo di ogni dettaglio che non considerano perfetto. Ho visto gente lamentarsi di alcune cose che avrebbero dovuto invece accettare sotto la propria responsabilità; in particolare ci sono alcune situazioni che mi fanno letteralmente diventare pazzo – vediamole.

Cibo e bevande ai ristori

Come ti puoi immaginare che il direttore di una gara abbia previsto ai ristori tutto quello che potresti volere o necessitare? Ho realmente sentito persone in gara da 50 miglia, lamentarsi perchè non trovavano cibo caldo vegano; ma dove credi di essere, a un cazzo di ristorante alla moda?

Te lo sei scelto tu lo stile di vita, quindi portati il tuo cibo da casa!! Se sei allergico alle arachidi e ti lamenti del pane-burro-marmellata (burro di arachidi N.d.R.), mangiati le fottute patate bollite!

Devi prevedere che i ristori non abbiano niente di utile per te, perchè, guarda un po’, anche a me è capitato di trovare ristori che, invece dei previsti gel energetici avevano solo caramelle gommose e M&M’s.

In qualche caso ho avuto la nausea per un’ora e me la sono quasi fatta addosso durante la gara, ma ho imparato una lezione importante, non dare niente per scontato. Adesso ad esempio mi porto sempre almeno 500 Kcal di sicurezza, per sostenermi nei tratti di gara tra le “drop bag”, che riempio con altro cibo.

In tante occasioni i ristori sono stati eccellenti e non ho avuto bisogno di usare la mia roba, e a me va bene, che poi ho mangiato dopo oppure mi sono riportato a casa.

Nessun problema. Ma per favore, siate responsabili di voi stessi, i ristori devono essere un punto di appoggio, non il vostro chef personale.

Il meteo

Porca puttana. Se fa freddo copriti, se fa caldo spogliati. Ma per favore, PER FAVORE, non stressarmi sul tempo. lamentarsi del meteo in un’ULTRA è come lamentarsi della terra mentre si fa giardinaggio, è stupido. Parte del divertimento nelle ultra è prevedere e superare gli imprevisti che il cielo ci riserva il giorno prima o durante la gara.

Se hai freddo alle mani, cavoli e colpa tua; piagnucolare non le scalderà. Se prendi decisioni sbagliate e non pianifichi, non è colpa del volontario che poi ti può prestare i guanti e cappello (l’ho visto!), la mantella impermeabile (visto) oppure darti un sacco della spazzatura da usare come giacca a vento (visto anche questo). Ci sono persone eccezionali dello staff che fanno spesso questo genere di cose, ma non sono tenute a farlo.

Non fare il cretino preparati!!

Il prezzo

Devo ammetterlo mi dichiaro colpevole, mi sono lamentato del prezzo degli eventi. È stupido, perchè spuntano come funghi nuove gare in tutto il paese, in ogni data, tutte con caratteristiche e prezzi diversi fra loro. Fai parlare il tuo portafogli, se una gara ha un costo troppo elevato in rapporto al valore che ti offre, fai qualcos’altro! Anche se fosse una gara che fai da dieci anni, paga oppure fanne un’altra.

Ci sono manifestazioni di beneficenza, se è questo che cerchi; ci sono le “fatass” (una sorta di trail autogestito N.d.R.) e le gare costose e blasonate, trova la via di mezzo che ti è più congeniale e iscriviti.

Non andare in giro a lamentarti del costo delle iscrizioni, specialmente dopo averlo pagato, perchè questo ti renderà estremamente stronzo. “Oh costava 400 dollari l’iscrizione della gara xxx, una rapina a mano armata. Adesso mi metto a mangiare come un maiale per rifarmi della spesa”.

È un sistema di domanda e offerta, lascia che parli il tuo portafoglio non la tua bocca.

Capri espiatori

Se hai fallito, hai fallito, fattene una ragione. Non cercare scuse con il tuo vicino di tenda che ti ha tenuto sveglio tutta la notte o con le lenzuola dell’hotel che erano troppo ruvide.

Ci sono persone che cercano sempre qualcuno o qualcosa da incolpare, al lavoro ero troppo impegnato, i bambini chiedevano troppe attenzioni, cani non avevano voglia di correre, avevo il raffreddore, il percorso era troppo duro o troppo facile, faceva troppo caldo o troppo freddo, gli organizzatori erano scarsi, il mio team era impreparato, il mio compagno troppo noioso…. TUTTE SCUSE!!

Avevo un insegnante alle scuole medie che amava dire: “le scuse soddisfano solo chi le inventa”. Ce lo faceva letteralmente ripetere ad alta voce ogni volta che in classe qualcuno trovava una scusa.

Se per qualunque ragione hai fallito, assumiti le tue responsabilità, non tentare di dare la colpa ad altro, perchè quando corri un’ultra, in fondo in fondo, tutto è colpa tua.

Potrei nominare diverse altre cose che i (relativamente pochi) lamentini e gli sfigati fanno e che mi rompono incredibilmente, ma temo poi di scivolare io stesso nella pura lamentela.

Continuo a ignorare questi comportamenti, visto che non cambiano ne la mia vita, ne la mia condotta in gara, ma ho voluto comunque richiamarli ed evidenziarli.

Se credi che io abbia parlato di te, probabilmente è così, diventa più forte o vai a farti fottere.

L’ULTRARUNNING non è uno sport per insicuri lamentosi, petulanti, fragili o debosciati.