PizTriVERTIKAL 2020 il tris della Mayr, il trionfo di Aymonod!

il Valdostano è l’Hombre Vertical, piegato Magnini.

Parte alla grande l’edizione più difficile del Mountain Running Week End di Malonno. Protocolli di sicurezza rispettati nei dettagli, grande successo di partecipazione e gare spettacolari. L’Austriaca si prende ancora la vittoria, la sua terza consecutiva! il Valdostano “Aymo-Gol” vola di nuovo sul muro finale, sfiora il record, l’attesa sfida con Magnini si risolve in un trionfo.

Distanziamento, Mascherine, attenzione e responsabilità. Queste le parole d’ordine in una mattinata densa di significati per l’US Malonno che ha cosi dato il via ad una delle sfide più ardue della propria storia. Questa 57esima edizione dell’evento legato alla corsa in montagna per il piccolo paese Camuno segna il guanto di sfida lanciato alla paura, alla pandemia ed ai ricordi ancora freschi del lock-down.

Sotto il profilo organizzativo le cose sono filate lisce con i protocolli di sicurezza che hanno funzionato a meraviglia. Atleti che già dal riscaldamento rispettavano il distanziamento ed una volta ammessi all’area di partenza indossavano le mascherine obbligatorie (con le donne esentate in quanto batteria sotto i 50 atleti, come da protocollo federale aggiornato al 30/07/20 e confermato in loco dai Giudici).

Poi la gara, con appassionati e tifosi responsabili, che in maniera autonoma hanno comunque raggiunto la malga Campel per assistere, da lontano, allo spettacolare arrivo che sempre regala forti emozioni insieme con lo spettacolo della montagna Malonnese.

Ed emozioni sono state, con tantissimi atleti al via (tutti i pettorali disponibili sono andati a ruba) e con il solito parterre di elite che ha regalato lo spettacolo della corsa in montagna di altissimo livello.

L’austriaca Andrea Mayr aveva già promesso lo scorso anno di tornare a caccia del tris, è stata di parola ed ha inanellato la sua terza corona al PizTri questa volta senza riuscire a ritoccare nuovamente quel primato che già le appartiene. Lancette fermate a 38’35”, un’altra prova di forza, tecnica e potenza, un’altro capolavoro dinanzi cui rimanere folgorati.

Un capolavoro altrettanto bello e travolgente ed una storia speciale quella del 2° posto di Erica Ghelfi, un 2° posto che vale e pesa come una vittoria. Per lei una rincorsa presentarsi al via, battendo tempo ed infortuni. Si prende la piazza dietro al mito, 41’22” per lo scricciolo della Valle Varaita. A fare compagnia a Mayr e Ghelfi sul podio 2020 la slovena Mojca Koligar (42’54”), alla sua seconda apparizione a Malonno, lo scorso anno era rimasta colpita da pubblico, calore ed organizzazione, lo ha capito e lo ha scritto subito, questa è la HOME OF THE CHAMPIONS.

Grandi botti e sorprese nel resto della top ten di uno dei verticali più scoppiettanti degli ultimi anni. Ilaria Veronese si presenta al traguardo in 4^ posizione al cospetto delle grandi, solo applausi per lei come per una rediviva Dimitra Theocharis che chiude 5^. La giovane Giulia Murada si permette il lusso di mettere dietro azzurre e navigate avversarie del calibro di Chiara Giovando, Ilaria Bianchi, Eli Compagnoni e Vale Belotti.

Due parole doverose sulla camuna di Temù. Non al meglio oggi e lo stesso al via per un rapporto di autentico affetto ed amicizia che la lega agli organizzatori. Nulla da dimostrare per chi ha scritto la storia, anche al 30% ( e siamo ottimisti) del suo reale potenziale ha chiuso nella top 10.

Nella prova maschile si è vissuto l’epilogo di una settimana che aveva macerato i tifosi, soprattutto locali, nella spasmodica attesa di vedere la sfida tra il campione in carica Henri Aymonod e Davide Magnini. Due atleti verticali da fantascienza !

Magnini, L’atleta di Vermiglio, ha spezzato più di un cuore in valle. Complice la provenienza geografica ed i successi iconici della scorsa estate, tanti sportivi camuni tifano per lui ma devono oggi riconoscere che sui Km Verticali c’è un vero fenomeno in circolazione, viene dalla Valle D’Aosta e si chiama Henri Aymonod !

Aymo è stato fantastico, misura la tattica nella prima parte per poi esplodere, di nuovo come nel 2019, nel finale. Il forcing decisivo arriva già al Cap di Landò, l’ideale intermedio prima del segmnto più iconico del tracciato, in cui si esce dalla vegetazione per immettersi nell’incredibile arena a cielo aperto rappresentata da quello che viene definito “il muro”. Per Aymo è stata una parata trionfale, di nuovo la zampata inesorabile che lo scorso anno aveva freddato Filimon e che questa volta fa la vittima più illustre del circo montano attuale.

Stratosferico il crono: 34’10” che paga solo 1 secondo al record di Francesco Puppi del 2017.

Dietro al portacolori di Sportification ed all’alfiere delle Valli di Non E Sole e CS Esercito (35’01” il crono del Magno) ecco la firma d’alta scuola di Zak Hanna. E’ podio, e che podio, per l’irlandese che cosi fortemente ha voluto Malonno, facendo di tutto per superare le difficoltà di viaggiare e presentarsi cosi sul palcoscenico del Piz Tri, onorandolo alla grande con un ottimo 35’14”. 4° posto per il transalpino Sylvain Cachard ed ottimo 5° per Martin Dematteis. Un bella iniezione di fiducia nella speranza di rivederlo presto con regolarità ai livelli che gli competono insieme al fratello Berny (oggi 9°). Nelle pieghe della top ten (senza contare il livello che è rimasto fuori dai primi dieci) anche le bellissime storie di Andrea Rostan e di Luca del Pero rispettivamente 6° e 7° i due giovani leoni che rappresentano davvero patrimonio importante per il futuro immediato del movimento , poi Timotej Beçan 8°, Bernard Dematteis come detto 9° ed il capitano dell’US Malonno Lele Manzi 10°.

Premiazioni telegrafiche in quota e ritorno in paese per il primo pomeriggio, perchè tra poche ore si replica, saranno di scena infatti a Malonno i Campionati Italiani Giovanili (Allievi/e e Cadetti/e) di corsa in montagna a staffetta.

Lo spettacolo è solo iniziato !

Le dichiarazioni dei protagonisti:

HENRI AYMONOD – ”Avevo poche carte da giocarmi oggi perché l’avvicinamento è stato particolare. Ne parlavo con il mio allenatore ieri sera e me lo ha detto: “hai poche carte, giocatele bene”. Ho fatto cosi, le ho giocate. Sono partito tranquillo e poi da meta gara ho ingranato. Sono arrivato qui con un tempo poco sopra al record di Francesco (Puppi), peccato perchè ci fosse stata un pò più di bagarre oggi quel tempo era avvicinabile”

ANDREA MAYR- “Sono cosi felice di essere potuta venire a Malonno, la orma gara internazionale di quest’anno ! E’ cosi noioso allenarsi e non sapere per quale gara farlo. Quando ho saputo che c’era Malonno sono stata felicissima. A parte il covid quest’anno per me è stata dura, mi sono fratturata una rotula in inverno, non è stato facile essere qui ma sono al settimo cielo e come sempre ho apprezzato la grande atmosfera che c’è qui”

TOP TEN MEN

  1. Henry Aymonod (Sportification – La Sportiva) ITA – 34’10”
    2. Davide Magnini (Valli Non e Sole – CS Esercito – Salomon) ITA – 35’01”
    3. Zak Hanna (Newscastle AC – Salomon) IRL – 35’14”
    4. Sylvain Cachard (Buff – Hoka One One) FRA – 35’21”
    5. Martin Dematteis (Sportification – Adidas Terrex) ITA – 35’27”
    6. Andrea Rostan (Atl. Saluzzo – La Sportiva) ITA – 36’05”
    7. Luca Del Pero (Falchi Lecco Scarpa) ITA – 36’18”
    8. Timotej Becan (KGT Papez) SLO – 36’18”
    9. Bernard Dematteis (Sportification) ITA – 36’55”
    10. Emanuele Manzi (US Malonno) ITA – 37’11”

TOP TEN WOMEN

  1. Andrea Mayr (SVS Schwechat) AUT – 38’35”
    2. Erica Ghelfi (Pod. Valle Varaita) ITA – 41’22”
    3. Mojca Koligar (Hoka One One – KGT Papez) SLO – 42’54”
    4. Ilaria Veronese (Atletica Gio’ Riviera – Scarpa) ITA – 43’17
    5. Dimitra Theocharis (US Aldo Moro) ITA – 43’37”
    6. Giulia Murada (Pol Albosaggia) ITA – 44’29”
    7. Chiara Giovando (Atl. Monte Rosa Fogu) ITA – 45’17”
    8. Ilaria Bianchi (La Recastello Radici Group) ITA – 45’29”
    9. Elisa Compagnoni (Atl. Alta Valtellina) ITA – 45’50”
    10. Valentina Belotti (Atl. Alta Valtellina) ITA – 45’52”