Intervista ad Alex Baldaccini, vice campione d’Europa di corsa in montagna

Un bergamasco medaglia d’argento agli europei di corsa in Montagna, il nostro Alex Baldaccini ci racconta come è andata in questa intervista esclusiva a Corribergamo, intervista nella quale riepiloga la spedizione in Bulgaria, il successo europeo dell’Italia, la sua medaglia d’argento e il suo futuro:

«Allora, vediamo un po’ da dove iniziare, parto dalla gara, visto che in molti ne hanno scritto ma in pochi hanno capito qualcosa di com’è andata realmente!! 😉 Prima c’erano stati tanti giorni di raduno a Sestriere, poi rivelatisi fondamentali, il viaggio verso la Bulgaria, la mia febbre del giovedì sera, il far finta che non fosse successo nulla ed il provarci lo stesso, non saprò mai come sarebbe andata senza febbre, ma sono contento così!!! Dopo, invece, la festa, il viaggio di ritorno, i saluti tristi e poi di nuovo festa, a casa questa volta! Ma la gara, veniamo alla gara!! L’unica cosa certa ed inequivocabile è che Berni se n’è andato quando ha voluto, intorno al km 3 mi pare, fino a lì eravamo tutti in fila, io e lui davanti a fare il ritmo, Arslan e tutti gli altri dietro a ruota.

Poi il gruppo ha perso pezzi, siamo rimasti noi 3 e qualche altro dietro, non so chi fosse perchè non mi sono mai voltato; verso al 3°km appunto sento che le gambe non sono brillanti, cerco di mettermi in fila tra Berni e gli altri prima di staccarmi per regalargli qualche metro di vantaggio, Arslan capisce il mio intento e mi salta subito, gli altri rimangono accodati e si staccano con me. Dopo un attimo vedo che Arslan affianca Berni, lui lo guarda, riparte e lo lascia lì, da qui in poi sarà un assolo per lui e noi lo scorgeremo in lontananza solo grazie ai lunghi rettilinei presenti sul percorso. Il turco si pianta quasi subito, lo riprendo in un attimo e ho l’impressione che si voglia ritirare mentre nel frattempo tutti gli altri si erano staccati anche da me senza che io facessi nulla se non il mio ritmo e nonostante continuassi a non sentirmi brillante, anche Arslan si stacca nettamente tanto che al passaggio al primo rifornimento Lele Manzi mi dice che ho 45″ da Berni e almeno 20″ su Arslan. Lo considero un buon margine ma dopo 5′ il turco mi riprende e mi stacca, da qui fino al km 9 sarà un lungo tira e molla con lui che continua a salire a strappi ed io che salgo regolare cercando di mettergli il naso davanti quando molla e rimanergli incollato alle caviglie quando riparte. Verso il culmine della salita grazie al grande tifo degli altri azzurri riesco a chiudere l’ultimo buco che si era fatto fra me e il turco ed anche a ripartire e staccarlo nel km pianeggiante che precede l’ultimo muro sulla pista da sci; muro che camminerò, dove vedrò Berni là in cima che sale con la sua potenza e dietro Xavi che riaggancia Arslan, per un attimo penso ad un podio tutto azzurro, poi riprendo a correre, mi butto sulla discesa finale, sento che dietro mi sono sempre addosso, spero sia Xavier, invece è ancora Arslan, continuo a spingere senza voltarmi, ultima rampa, vedo il traguardo, ormai è lì, ora sì che mi volto, finalmente è fatta…ARGENTO individuale, ORO e dominio a squadre…le medaglie passano, il resto, quello che rimane, quello che forse ci distingue veramente dalle altre nazioni, eccolo…EMOZIONI, AMICIZIE, ABBRACCI»

Avresti mai pensato di diventare vice campione europeo?
«Beh a dire la verità questo europeo era l’obiettivo della mia prima parte di stagione, avevo fatto qualche gara all’estero, conoscevo tutti gli avversari e, nonostante la febbre della vigilia mi abbia tolto un po’ di sicurezza, sono partito per vincere. Poi Berni è stato più forte vincendo alla grande e meritatamente questo europeo ed io sono contentissimo del mio argento!!!»

Come hai battuto Arslan?

«Come al solito Arslan ha trovato la forma migliore in occasione dell’europeo dopo un anno abbastanza sottotono. E’ stata una dura lotta, un tira e molla durato molti km, lui saliva sempre a strappi mentre io cercavo di essere regolare, poi siamo arrivati nel finale dove erano appostati tutti gli italiani che avevano corso le gare precedenti, il loro tifo è stato fondamentale, sono riuscito a chiudere i metri che mi separavano dal turco e l’ultimo strappo l’ho dato io, ho guadagnato qualche secondo che ho difeso a denti stretti fin sul traguardo. Insomma, battere il sei volte campione europeo era un’ottima motivazione e non potevo farmi sfuggire l’occasione!! »

L’anno prossimo lo cucini tu il coniglio a Bernard?
«Credo che lo cucineremo assieme e lo faremo mangiare a qualcun altro!!»

Prossimo obiettivo argento ai mondiali? o oro?
«Ai mondiali la concorrenza africana sarà spietata, le prime notizie parlano di un percorso molto veloce, adattissimo ai corridori degli altipiani. Però noi abbiamo una squadra giovane e forte, sarebbe una gran cosa riuscire a riconquistare il titolo mondiale a squadre e anche se sarà molto difficile credo che se correremo tutti ai nostri massimi livelli non sia impossibile!»