Intervista a Marco Baggi, detto Vengo, dei Fo di Pè, sulla Corsa sulla Quisa del primo novembre

“Tutto nacque nel 2005 quando un socio si domandò, perché non fare una corsa nelle zone limitrofe a Bergamo? Luoghi di bellezza naturale immersi nel verde ma anche zone dei nostri allenamenti quotidiani?” Da lì, prese il via l’organizzazione della Corsa sulla Quisa che in vari anni ha sempre di più perfezionato percorso, partenza, arrivo e servizio docce. “Nelle prime edizioni – prosegue Baggi – il punto di ritrovo, iscrizioni e premiazioni era posto al Santuario della Madonna della Castagna, dove l’unico lato negativo era che non c’era spazio per tutti ed eravamo senza docce. Ma negli anni le esigenze dei podisti, e soprattutto il numero dei partecipanti che aumentava, ci ha fatto capire che dovevamo aver bisogno di uno spazio più ampio e munito di docce. Dal 2013, grazie alla nostra manifestazione che sta diventando sempre più conosciuta, il comune di Almè ci ha dato la possibilità e la sicurezza di usufruire della palestra con ampi parcheggi, spazi coperti e docce”.

Quisa2Prima del 2005 il vostro gruppo Fo di Pè si era mai cimentato in un’organizzazione di una gara così grossa?
“Sì, nel 2000 avevamo organizzato la Roncolo Crossing, una campestre da 16 km. E’ stata una gara che ha avuto molto successo con la presenza anche di grandi nomi. Purtroppo il gruppo che la organizzò si spacco per la troppa fretta di voler organizzare un evento in grosso”.

Cosa è cambiato da allora su una gara come la Quisa?
“Siamo un gruppo più consolidato e unito. Preferiamo fare piccoli passi prima di fare il botto finale e cerchiamo di far partecipare la maggioranza del gruppo Fo de Pè. Non essendo un gruppo che organizza eventi, riteniamo che la nostra forza siano i partecipanti stessi che ci aiutano ogni anno a migliorare”.

Quanti del vostro gruppo partecipano all’organizzazione e quanti invece sono i volontari?
“Abbiamo 60 iscritti nel gruppo Fo di Pè e ben 40 di loro sono impegnati e pronti per il 1 novembre. Direi che è un buon numero! Per quanto riguarda il personale extra, abbiamo tutto il gruppo alpini di Valbrembo, 30 della protezione civile di Almè e dei comuni limitrofi e 10 protezioni volontarie tra le associazioni e carabinieri. Tutto questo grazie ai nostri piccoli passi che ci hanno portato ad essere conosciuti”.

Parlando di Serim, cosa vi ha portato in più?
“Serim è il nostro sponsor da 2 anni. Con lui, ora possiamo permetterci di aver pettorali e chip, mentre prima facevamo tutto a penna! Abbiamo anche per questo deciso di portare la corsa da 8 km a 10 km. Distanza ormai consona e ben conosciuta a tutti i podisti”.

La parte più bella e divertente della preparazione di questa gara e quella invece più noiosa?
“Ovviamente la parte più divertente è la ricerca, preparazione e tutto quello che riguarda il percorso. Quella più noiosa, tutta la parte burocratica che sta dietro ad una organizzazione”.

Come stanno andando le iscrizioni, previsioni?
“Siamo a buon numero, circa 140 preiscritti. Tutto rimane sempre variabile a seconda del tempo e della data che quest’anno cade di sabato”.

“Sono più agitato di quando disputo una gara” – conclude Baggi.

Appuntamento ad Almè sabato primo novembre per la 10ª edizione della Corsa sulla Quisa/ 2° Diecimila Trofeo Serim, partenza alle ore 9.00.