Iacopo Brasi secondo al Giro del Lago di Resia

Classifica vivace fino all’ultimo, la spuntano Sarah Giomi e Michael Hofer

Brasi stava festeggiando, Hofer lo “brucia” per 18”. Suo podio anche Ploner

Giomi superstar, l’austriaca Urach si inchina. Sul podio anche Bilora

Franca Fiacconi se la prende comoda al rientro dopo un infortunio, ma si diverte

 

 

Il Giro Lago di Resia ‘Special Edition’ ha fatto centro. Prima di tutto una marea di complimenti per un’organizzazione che ha saputo interpretare e applicare sapientemente le norme di contenimento del virus ed “inventare” un format inedito per l’evento podistico altoatesino. Poi due protagonisti che gli esperti non avevano inserito nei pronostici: Michael Hofer, altoatesino di Nova Ponente, e la bolzanina Sarah Giomi sono balzati in vetta alla classifica, quando mancano ancora un centinaio di atleti al traguardo dei circa 2.000 iscritti. La formula di questa edizione prevede infatti partenze individuali fino alle ore 19.

Dire che è stato un successo è poco: organizzare tutto rispettando le norme anti Covid, il distanziamento sociale e un’infinità di regole non è stato facile, la partenza individuale ogni 20” alla fine è risultata una scelta vincente.

La ‘Special Edition’ ha fatto centro su tutti i fronti. Start dei primi atleti alle 7, quando la temperatura era di 7 gradi, poi il sole ha riscaldato gli animi e i runners hanno preso ordinatamente il via susseguendosi fino alle ore 19. Probabilmente è un record anche questo: una partenza durata 12 ore.

Tra le prime a scattare la reginetta locale della corsa, Petra Pircher, che ha guadagnato subito la prima posizione provvisoria con 1h3’49”, lei che al via ha detto di essere senza allenamento anche perché diventata da poco… nonna per la seconda volta.

Poco dopo mezzogiorno si concentravano le partenze dei più forti. Sarah Giomi dava subito l’impressione di avere un buon ritmo e chiudeva con 58’16, davvero un tempone che l’austriaca Sandra Urach, già vincitrice nel 2012, non era capace di abbassare ma solo di sfiorare (58’49). Urach partita alle spalle di Franca Fiacconi, famosa vincitrice della maratona di New York 1998, la raggiungeva ancor prima del transito davanti al campanile sommerso di Curon. La romana rientrava dopo un infortunio e quindi non al top della forma.

Anche Martina Bilora era in giornata di grazia e chiudeva con 1h2’21”, davanti alla Pircher.

La prova maschile era un susseguirsi di sussulti. Partito di buon mattino, Luca Clara mandava un chiaro avvertimento ai rivali e rimaneva il riferimento fin dopo mezzogiorno. Poi nel gruppetto dei migliori metteva il turbo Markus Ploner con una falcata decisa, e quando tagliava il nastro d’arrivo dopo i 15,3 km affrontati a manetta col tempo 51’16” era temporaneamente il vincitore, poco dopo sul traguardo si presentavano sia il tedesco Johannes Hillebrand che il bolzanino, di origini marocchine, Khalid Jbari, non sapevano fare di meglio piazzandosi alle sue spalle. Ma nessuno aveva fatto i conti col bergamasco Jacopo Brasi, che scompaginava il terzetto balzando davanti e gustandosi un meritato successo prossivorio. Anche la sua gioia però durava poco, mezzoretta dopo l’altoatesino di Nova Ponente Michael Hofer era sul traguardo con un incredibile 49’57” e gli rubava la scena, con reporter, fotografi e giornalisti a render merito ad una prestazione eccellente.

La cronaca della gara continua ancora per ore, con una moltitudine di amatori a combattere contro il cronometro e contro se stessi. Alle 18.40 Jacopo Boscarini arriva e acciuffa la quarta posizione ai danni di Hillebrand con 52’8”, superato poi a sua volta da Michele Belluschi con 51’44. La pista ciclopedonale nel frattempo si affolla di turisti ed il Lago di Resia sembra la Rimini altoatesina.

La classifica di testa rimane immutata, mancano solo gli ultimi arrivi, difficile battere le due straordinarie performances di Michael Hofer e di Sarah Giomi: per loro una giornata speciale in una Special Edition del Giro Lago di Resia da incorniciare.

Gerald Burger, l’organizzatore, ha vinto la sua personale battaglia contro la pandemia, la “sua” gara ha ricevuto complimenti a go-go, lui gira per il paddock con l’igienizzante in mano, tutti gli vogliono stringere la mano o almeno fare il “gomito a gomito” come è di moda in questi tempi.

“Sono molto soddisfatto – ha detto Burger – col mio comitato abbiamo lavorato molto sodo, alla fine tutto è andato bene ed i concorrenti si sono divertiti. Il nuovo format è piaciuto. Io credo sia deleterio cancellare una gara senza provare soluzioni alternative. Siamo soddisfatti anche per il nostro territorio, in zona oggi era tutto esaurito. Grazie ai volontari, ai dirigenti provinciali, agli sponsor, ma soprattutto ai concorrenti”.