Erminio Schiavi: “Iniziare a correre a 46 anni si può. Mi ha rimesso in forma, non mi fermerei più…”

La rinascita attraverso la corsa. Questo sta sperimentando Erminio Schiavi, bergamasco di Onore che vive in Svizzera per motivi di lavoro. Si sta gustando gli ultimi giorni di ferie nella sua terra e presto oltrepasserà di nuovo i confini nazionali. Ovunque si trovi, c’è una sola cosa che non manca di fare, con qualsiasi meteo, a qualsiasi ora. Su strada o in montagna. Correre. Inserendo ogni volta un obiettivo più impegnativo.

erminio schiavi (1)Quando è scoccata la scintilla fra te e la corsa?
«Ho 47 anni e ho iniziato – gradualmente – a settembre del 2013. Non avevo mai fatto nessuno sport in vita mia. Prima pesavo 98 kg, grazie alla corsa in poco meno di 4 mesi ho perso 23 kg, vedendo grandi benefici, la mia salute è migliorata. Ora peso 75 kg. Ho già preso parte a dieci gare pur non essendo tesserato per una squadra, ottenendo risultati che ritengo buoni. Ho fatto due mezze maratone, una a Ginevra per l’Unicef, eravamo in 14 mila runner. Adesso la corsa è diventata come una droga, mi alleno quattro volte a settimana, mi fa stare bene».

In vista di cosa continui ad allenarti?
«Il mio prossimo traguardo sarà disputare la mia prima maratona, nel 2015 a Ginevra».

erminio schiavi (3)Parliamo del tuo esordio in montagna alla Aigle – Leysin
«Il primo agosto, giorno della Festa nazionale svizzera, siamo partiti dal centro di Leysin, località turistica di montagna del Canton Vaud sul confine con il Canton Vallese a 1350 m. Ho scelto il percorso più breve, quello di 11 km. Il percorso inizialmente sterrato dopo un km è diventato un sentiero sconnesso e ripido, a tratti prato, con un dislivello positivo di 420 metri. Siamo arrivati a toccare quota 1750 m, il punto più alto, al km 7. Poi gli ultimi 5 km tutti in discesa. Mi sono classificato quindicesimo nella generale e quarto di categoria, eravamo in cento partecipanti. Sono molto felice del risultato».

Di cosa ti occupi in Svizzera?
«Lavoro nella ristorazione da ormai quasi trent’anni come pizzaiolo. Ho girato moltissimo in Italia e all’estero. Dal 2008 sono nel Canton Vaud a Yverdon-les-Bains e mi trovo bene. Purtroppo a Onore ci torno solo una volta all’anno, per pochi giorni, a trovare mia mamma e le mie due sorelle. Mi mancano tanto le nostre montagne, e se il tempo è bello colgo occasione per fare qualche escursione».