Domenica a Malonno staffette tricolori di corsa in montagna

Sarà sfida tricolore nel Paese della Corsa in Montagna. A Malonno l’attesa viene ingannata soprattutto andando a scoprire quello che sarà il terreno di gara, con l’ufficialità dell’omologazione dei percorsi che assegneranno il titolo a staffette 2013. Tanti i dettagli tecnici e storici che accompagnano i due tracciati, virtualmente identici fatto salvo per l’inedita salita da San Faustino alla “via egia” di Moscio che nella gara femminile promette di scombinare tutti i pronostici.

La partenza, zona cambio e traguardo tornano in Piazza Roma, la più antica e storica del paese, posta nell’immediata adiacenza del Palazzo Martinengo, dal cui cortile interno gli atleti transiteranno per le ultime decine di metri della loro fatica. Pronti via da Piazza Roma dicevamo, e su asfalto ci sarà da fare subito i conti con la tradizionale salita del centro storico e dopo il passaggio sotto la “santella” con il ciottolato che porta alla Chiesa di San Faustino. Dinanzi alla cattedrale sulla rupe si biforcano temporaneamente i destini di atleti ed atlete, con quest’ultime che come dicevamo si immettono a destra per una ripida mulattiera che le porta ad intersecare prima la vecchia strada (via egia) per la frazione Moscio, e dopo un salto su un altro sentiero a portarsi nella strada che giunge dalla località Castel, dove riprendono i percorso comune alla categoria maschile. Una variante tecnica ed impegnativa per la gara rosa, che in meno di 1 km di gara presenterà pendenze tra il 18 al 21%. Gli uomini prosrguono invece sull’asfalto della strada che da San Faustino dirige verso Odecla, località che però raggiungeranno deviando dopo qualche centinaio di metri nell’ormai famigerato castagneto sopra “Dùrna”, un tratto di bosco con salita al 34% che ha scritto le pagine più entusiasmanti delle recenti edizioni del Memorial Bianchi. Ancora si ricorda la fuga di Biwott e Simukeka nel 2010, infrantasi proprio sul muro di Durna dove Marco De Gasperi pennellò uno dei tanti capolavori. Muro che al bormino risultò anche fatale un anno dopo, quando malgrado il forcing non riuscì a scrollarsi di dosso Bernard Dematteis, che poi trionfò ponendo fine ad un filotto impressionante di 4 vittorie. Usciti dal bosco di Dùrna per gli atleti si tratta di rifiatare transitando in mezzo all’abitato di Odecla per poi dare l’attacco all’ultimo tratto di salita imboccando il sentiero che tagliando i tornanti della strada normale porta rapidamente prima alla frazione Nazio e poi al ponticello in località Tedda, GPM della gara. La prima parte di salita tra Tedda e Moscio è l’unica parte tecnica di una seconda parte molto veloce che alternando tratti di strada bianca a sentieri in erba e terra battuta sfila tra le frazioni di Moscio, Castel, Frai e Corne. In prossimità dell’azienda agricola “Relly” il percorso presenta un tratto inedito rspetto al tradizionale Memorial Bianchi, e attraverso una strada agricola di nuova costruzione sposta il percorso di gara sul sentiero dei “filanc” che immette su Lava alta e successivamente sulla strada sterrata che passando per la santella del Radel sbuca in località “Clus”. Da qui al Palazzo Martinengo sono poche centinaia di metri, su asfalto, per il grand finale reso particolare dalla scalinata interna che collega l’antica Via San Bernardino al cortile del Palazzo ed immette su Piazza Roma.

Un percorso variegato, che unisce tradizione e novità, che alterna tecnica a grande velocità. Lo spettacolo è garantito e per cominciare ad entrare veramente nel clima di gara l’Unione Sportiva Malonno proporrà questa settimana uno speciale televisivo per presentare al meglio la gara ed i molteplici contenuti che la caratterizzeranno.