Brasi e Bianchi dominano le Creste di Pisogne

Sono Iacopo Brasi (La Recastello) e Beatrice Bianchi (GSA Sovere) i vincitori della 14esima edizione del Giro delle Creste, organizzata sui monti alle spalle di Pisogne questa domenica 11 luglio.
Una “prima volta” per entrambi i runners: per Brasi si tratta addirittura di un record del percorso, chiuso in un’ora, 38 minuti e 49 secondi. Abbassato di oltre tre minuti quello di Marco Zanoni – 1h
42′ 24” ottenuto nel 2019).
Alla partenza di Grignaghe, 250 atleti da tutta la Lombardia: il tracciato, quello di 19 chilometri e 300 metri, con un dislivello di 1300 metri, di certo uno dei più suggestivi dell’intero arco alpino. I
runners hanno attraversato – su sentieri e antiche mulattiere – faggeti secolari, fitte pinete e radure assolate, per poi fare ritorno (dopo avere percorso le creste sommitali del Monte Guglielmo) al
punto di partenza (915 metri s ldm) In campo maschile, la sfida si è delineata fin da subito: Brasi, inseguito costantemente da Diego
Angella, ha sempre tenuto la testa della corsa. Al Gran Premio della Montagna del dosso Pedalta (1958 m slm) ha fatto registrare tre minuti di vantaggio sul diretto concorrente: questo ha permesso
al runner de La Recastello di mantenere il distacco anche in discesa. Al traguardo è giunto in 1h 38′ 49”. Alle sue spalle Diego Angella (Brescia Marathon, 1h 43′ 37”), e Davide Bottarelli (Us
Valtrompia, 1h 44′ 00”) Nella gara femminile, è partita forte la Bianchi, che ha lasciato poi spazio alla veterana Stefania
Cotti Cottini, che ha condotto le danze fino al passaggio sulla Pedalta (due i minuti di distacco dalle inseguitrici). Beatrice Bianchi ha quindi recuperato terreno, fino a superare la Cotti Cottini, ed allungare in discesa, giungendo a Grignaghe in due ore, 5 minuti e 42 secondi. Secondo posto per Stefania Cotti Cottini (Gs Legnami Pellegrinelli, 2h 10′ 36”), vincitrice nel 2019; terza piazza per Laura Tiraboschi (Scais 3038, 2h 15′ 50”).
Così Paolo Spatti, dello Staff organizzativo: “Siamo davvero soddisfatti – ha commentato – perchè il numero altissimo di iscritti, 250, ci proietta nell’olimpo delle gare di corsa in montagna. Tutti gli
atleti ci hanno fatto i complimenti: tutto è andato alla perfezione, e per questo non posso che ringraziare ogni volontario che ha dato una mano per il corretto svolgimento della gara, e per avere garantito la sicurezza dei runners sul tracciato”. “Ora – ha conclusio Spatti – riposiamo un paio di giorni, e poi iniziamo a ragionare sul Giro delle Creste del prossimo anno”.